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Internet rischia di far estinguere numerose lingue minori. Google prova a salvarle con un “Traduttore universale”

Internet rischia di far estinguere numerose lingue minori. Google prova a salvarle con un “Traduttore universale”



Di Alessandra Principe -

Chi non ha mai compiuto il semplice gesto di andare su Google per cercare la traduzione italiana di una parola straniera e di affidarsi completamente al risultato della ricerca come se questo fosse inequivocabilmente corretto? Attualmente il famoso traduttore offerto da Google non può certo vantare l’estrema precisione delle sue traduzioni, anzi, spesso queste risultano essere fuorvianti se non addirittura completamente errate.

Ciò, dunque, confermerebbe quella tendenza diffusasi negli anni ’90, stando alla quale internet, nel corso del tempo, sarebbe stato il responsabile di un vero e proprio appiattimento delle culture e della loro più importante manifestazione, la lingua. Di fronte ad una simile “accusa” il colosso Google non poteva certo far finta di nulla. Franz Josef Och, infatti, insieme al suo team Google dedicato alla gestione della machine translation, punta ad una svolta nel settore dei traduttori web con la creazione di un “traduttore universale” che abiliti discussioni in qualsiasi lingua e in tempo reale.

A permettere un simile salto di qualità saranno le innumerevoli risorse linguistiche che la rete offre ogni giorno, una quantità infinita di documenti sotto forma di testo, immagine o video, dai quali appositi algoritmi trarranno le informazioni utili per formulare traduzioni precise e corrette. Esistono già delle applicazioni adatte per traduzioni vocali di brevi frasi da ottenere semplicemente parlando nella propria lingua e ascoltando la relativa pronuncia in un altro idioma.

L’obiettivo di Och e dei suoi collaboratori, però, si spinge ben oltre, ovvero abbattere il muro che separa le lingue le une dalle altre e far sì che tutti, in qualsiasi momento, possano sentirsi cittadini del posto in cui vivono e, più in generale, del mondo. Vista da questa prospettiva, la linea di pensiero pessimistica degli anni ’90 perde le fondamenta sulle quali si è retta sino ai giorni nostri. La rete può diventare un vero e proprio “serbatoio”, un luogo capace di conservare la memoria linguistica e non dove, come fin ora si è pensato, le lingue si estinguono, si cancellano, si dimenticano.

Ovviamente la possibilità che queste si modifichino c’è, è tangibile e sono in molti a considerare tutto ciò come un danno, specie per lingue non a diffusione internazionale come il nostro caro, vecchio italiano. Vedremo se, con il traduttore universale, il salvataggio andrà a buon fine.
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L'Iran scopre la Shoah, Israele non si fida

Rohani condanna l'Olocausto, l'agenzia di Teheran: "Traduzione sbagliata". E Netanyahu: fumo negli occhi


I giornali israeliani parlano di una nuova diplomazia ammaliatrice dell'Iran che cerca di incantare la comunità internazionale e convincerla a un cambio di passo, all'alleggerimento delle sanzioni contro Teheran e il suo programma nucleare.

Se l'America e i partner europei sono pronti a «un test» diplomatico, Israele non è convinto e il suo scetticismo ha fatto rumore.

Davanti all'Assemblea generale della Nazioni unite, il presidente iraniano Hassan Rouhani martedì ha detto che Teheran «non rappresenta una minaccia per il mondo», ha parlato di dialogo, aperture diplomatiche, ha evitato attacchi all'America, Israele, l'Europa. La «charme offensive» è continuata davanti alle telecamere della Cnn. Intervistato da Christiane Amanpour, Rouhani, in rottura con la retorica del suo predecessore Mahmoud Ahmadinejad, che ha definito più di una volta la Shoah un «mito» creato dagli ebrei, ha riconosciuto l'Olocausto e condannato i crimini nazisti. «Non sono uno storico e quando si tratta di parlare delle dimensioni dell'Olocausto sono gli storici che dovranno riflettere - ha detto - Qualunque crimine accada nella storia dell'umanità, compresi i crimini dei nazisti contro gli ebrei e i non ebrei, è riprovevole e da condannare». Già qualche settimana fa, in un messaggio su Twitter, Rouhani aveva fatto gli auguri agli ebrei nel mondo in occasione del nuovo anno ebraico e nel discorso di martedì a Palazzo di Vetro il presidente ha citato, accanto al Corano e alla Bibbia, la Torah.

Giornali e tv di tutto il mondo ieri parlavano ancora delle aperture dell'Iran - oggi il segretario di Stato americano John Kerry incontra il ministro degli Esteri Javad Zarif - del riconoscimento di Rouhani dell'Olocausto, quando la Fars, agenzia di stampa vicino al regime, ha corretto la Cnn. Per colpa di una traduzione poco accurata, scrive la Fars con sottolineature, l'emittente americana avrebbe «fabbricato» le dichiarazioni del presidente che, senza pronunciare la parola Olocausto, ha genericamente condannato i crimini nazisti. E secondo quanto scritto su Twitter dal corripondente del New York Times a Teheran, il messaggio consegnato da Rouhani ad Amanpour in inglese («Porto la pace e l'amicizia degli iraniani agli americani») ieri era bloccato su internet in Iran.

Prima ancora che l'agenzia correggesse la Cnn, Israele aveva già mostrato il suo scetticismo sulle aperture iraniane. Dopo il discorso di Barack Obama martedì, prima ancora che sul podio dell'Onu salisse Rouhani, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ricordato come «soltanto la settimana scorsa Rouhani, come il suo predecessore Ahmadinejad, si è rifiutato di riconoscere l'Olocausto. Quando l'Iran smetterà di invocare la distruzione di Israele, allora ascolteremo i loro discorsi all'Assemblea generale». La delegazione israeliana è uscita dall'aula quando il presidente di Teheran ha pronunciato un discorso che Netanyahu ha definito «pieno di ipocrisia», «cinico», un'operazione di «pr».

La settimana scorsa Rouhani ha presenziato a una parata militare, tra missili a lunga gittata Shihab-3 e striscioni su cui era scritto «Israele deve cessare di esistere», ha detto al giornale Israel HaYom l'ex ambasciatore alle Nazioni unite Dore Gold. «Se è vero che ha riconosciuto la Shoah, non ha condannato chi nega la Shoah, come il suo predecessore o gli altri dirigenti iraniani», ha spiegato alla radio pubblica israeliana il ministro per gli Affari strategici, un fedele di Netanyahu, Yuval Steinitz. «I dirigenti spirituali che hanno negato l'Olocausto sono ancora al loro posto», ha detto il vice ministro degli Esteri Zeev Elkin, con un riferimento alla guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, l'uomo che - come tutti sanno nei corridoi della politica israeliana - regge realmente il potere a Teheran.
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Cultura: morto poeta e dissidente portoghese Ramos Rosa

Il poeta Antonio Ramos Rosa, una delle più grandi figure della poesia portoghese contemporanea, è morto ieri notte a Lisbona, all'età di 88 anni, a causa di una polmonite. Lo hanno reso noto i famigliari annunciando che i funerali si svolgeranno giovedì prossimo.

Ramo Rosa, che per problemi di salute non riuscì a completare gli studi secondari, è stato anche saggista e traduttore. Fu tra gli oppositori al regime dittatoriale di Salazar, e fu imprigionato, e fece parte del Movimiento de Unidad Democratica.

Autore prolifico, ha firmato un centinaio di opere, tra le quali "Il Dio nudo"; nell'aprile scorso uscì l'ultima sua raccolta di poesie, "In una foglia, leggero e gratuito".
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Premio DARTS, prorogata al 30 settembre la scadenza

Premio DARTS, prorogata al 30 settembre la scadenza

E' stata posticipata al 30 settembre 2013 la scadenza per partecipare al Premio DARTS (Drammaturgia, Autori, Rinnovamento, Teatro e Traduzione, Scena) per Una Nuova Drammaturgia e Traduzione.

Due le sezioni previste:

Nuova Drammaturgia in lingua italiana: dedicata ad un’opera inedita di drammaturgia contemporanea in lingua italiana. Sono ammesse opere d’autore e adattamenti/trasposizioni da testi narrativi o drammaturgici, di autori under 35; 

Traduzione di Nuova Drammaturgia in lingua italiana: riservata alla traduzione, da parte di un traduttore under 35, di opere contemporanee straniere, non ancora tradotte in lingua italiana (ovvero non edite in Italia). 

Il premio consiste in:
500€ all’opera vincitrice di ogni sezione. pubblicazione da parte della casa editrice Asterios del testo vincitore per sezione. lettura scenica, in forma completa o una sua riduzione concordata, delle opere vincitrici. 

La quota di partecipazione è di 15 €

Le opere saranno selezionate e giudicate da una giuria di professionisti, composta da Masolino D’Amico presidente della giuria, Paolo Quazzolo docente di Storia del Teatro presso l'Università di Trieste, gli attori del ConsorzioScenico, e un editore della Casa Editrice Asterios.


Il premio è organizzato in collaborazione con l'Università degli Studi di Trieste, la Fondazione Ellenica di Cultura-Sezione Italiana, la Casa Editrice Asterios, l'Hotel Filoxenia e la Provincia di Trieste.
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Mappe concettuali e traduzioni, il browser diventa un alleato per la scuola di Alessia Rastelli

Non solo un browser per navigare. Ma anche una piattaforma che offre servizi utili per gli studenti. Si tratta di Mozilla Firefox che, grazie a una serie di componenti aggiuntivi (piccoli software in grado di modificare il comportamento e le caratteristiche del software in cui vengono installati), permette operazioni  come la creazione di mappe concettuali (Pearltrees) e di calendari (ReminderFox), la traduzione in altre lingue (ImTranslator) o la selezione e archiviazione di parti e sezioni di pagine web (Memonic Web Clipper).

Le funzionalità, una volta installate, sono raggiungibili dalla pagina iniziale di Mozilla, creando una sorta di scrivania di lavoro virtuale in cui averle sempre a disposizione. Un sistema «orizzontale» che può risultare straniante per una mente analogica, ma probabilmente attraente per i nativi digitali.
Segnaliamo in particolare, tra i componenti aggiuntivi, Pearltrees. Uno dei problemi che i ragazzi potrebbero avere studiando un argomento e cercando informazioni su Internet è infatti la molteplicità dei contenuti e la difficoltà di organizzarli. Un pericolo dispersione che Pearltress consente di superare permettendo di creare «alberi di perle» (da qui, il nome). Ovvero: diagrammi ad albero, ciascuno su un argomento, in cui ogni perla è una pagina web, una foto o una nota.
Alberi che è possibile anche condividere con altri utenti nel corso delle proprie ricerche.

Pearltrees e gli altri servizi si possono scaricare cliccando alla voce «Componenti aggiuntivi» nella barra di lancio di Firefox oppure attraverso la paginaComponenti aggiuntivi Firefox.
E voi cosa ne pensate? Strumenti per lo studio disponibili direttamente sul browser sono una risorsa in più per i ragazzi? Oppure finiscono per ottenere l’effetto boomerang di ridurre l’attenzione degli studenti?
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La Divina Commedia nel mondo, venerdì Dante parla gallego


Venerdì 20 settembre 2013 alle ore 21 nella Basilica di S. Francesco torna "La Divina Commedia nel mondo". Dopo la versione ucraina del 14 settembre, la conversazione di venerdì verterà sulla presenza di Dante in Galizia e sull'ultima versione della Divina Commedia in lingua gallega, tradotta dallo scrittore e traduttore Darìo Xohàn Cabana. Partecipano: il traduttore e l'esperta Giulia Lanciani, dell'Università di Roma. Segue la lettura in italiano e in versione gallega del VI canto del Purgatorio con Alessandro Sorrentino e il traduttore Darìo Xohàn Cabana.
A conclusione, consegna da parte di Ouidad Bakkali (assessore alla Cultura del Comune di Ravenna) del riconoscimento speciale "Il lauro dantesco" ai partecipanti alla rassegna e, "ad honorem", al fautore della riproposta dello storico "Bollettino Dantesco", Franco Gàbici.
Darìo Xhoàn Cabana - Nato a Lugo, in Galizia (Spagna), è un noto poeta, romanziere e traduttore in lingua gallega. Il suo romanzo "Galvàn en Saor" è uno dei ibri più venduti della letteratura gallega di tutti i tempi. Come traduttore si è dedicato specialmente alla poesia. Oltre la Divina Commedia ha tradotto la "Vita nova", il "Canzoniere" del Petrarca e una selezione di un centinaio di poesie del "Dolce Stil Novo".
Giulia Lanciani - Ordinario dell'Università di Roma, si è occupata di letteratura medievale, moderna e contemporanea, delle aree linguistico-culturali gallega, portoghese e brasiliana, con studi, traduzioni e analisi critiche di alcuni dei maggiori poeti e prosatori di queste lingue. Dirige collane di saggistica. È dottore honoris causa dell'Università Nova e dell'Università Clàssica si Lisbona. Nel 2012 è stata nominata membro de honra della Real Academia Galega.
Tutte le conversazioni, a ingresso libero, sono condotte da Alessandro Gentili.
All'organo Paola Dessì.
Per info Centro Relazioni Culturali - tel. e fax 0544.39972 - www.centrorelazioniculturali.it -crc@comune.ra.it
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Tradurre il Talmud per lanciare Ferrara

Tradurre il Talmud per lanciare Ferrara

«Tutti fuori. La riunione è riservata. Devono parlare del Talmud». Va bene che era la vigilia dello shabbat, il sabato ebraico, e l'incontro è stato convocato dentro il Meis, ma il Talmud ci è subito sembrato un pretesto per mimetizzare temi altri, più forti, segreti. E invece no. I riuniti come in un sinedrio ferrarese nel chiuso della direzione del Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah hanno davvero discusso del testo sacro della fede giudaica.
Il nuovo progetto ferrarese è immenso: tradurre lo scritto sapienziale che sostiene quella fede e quella cultura, in italiano. Operazione mai avvenuta, se si considera che il Talmud per la sua possanza conosce soltanto trasposizioni in ebraico moderno e in inglese. L’impresa piace al ministro Massimo Bray che venerdì a Ferrara ha detto di credere nel progetto incompiuto del Meis nell’ex carcere di via Piangipane. Lui, il ministro digitale, assorto, mai stanco di vedere e ascoltare, magro e bianco, ha detto e ripetuto nella nostra città che i musei nuovi gli piacciono, ma devono essere innanzi tutto laboratori di ricerca, non soltanto strutture espositive. E ha ragione. Ferrara ebraica e museo dell’ebraismo sono funzionali appunto all’idea di far coesistere la struttura con l’officina della traduzione del Talmud. L’incontro riservato ha quindi fortificato il senso e la dinamica della struttura ex carceraria, anche perché ha compreso e messo a confronto i massimi livelli locali, regionali, nazionali. Dietro la porta chiusa, intorno al tavolo due ministri, Bray e Franceschini, l’assessore regionale alla cultura Mezzetti, la direttrice regionale dei beni culturali Di Francesco, il prefetto Raimondo, il sindaco Tagliani con gli assessori alla cultura e all’urbanistica Maisto e Fusari, la presidente della Provincia Zappaterra, il presidente della fondazione Meis e il direttore del museo Calimani e Finardi. Più quartier genere di così. Il progetto di traduzione in italiano del Talmud potrebbe trovare proprio nell’Expo 2015 un’occasione per il lancio e l’illustrazione a livello mondiale. Perché una impresa di questo genere chiamerà per forza a raccolta biblisti, esperti di lingue antiche, filologi, storici. Cultura non esposta, ma in movimento, secondo il Bray-pensiero. Dottrina, la sua, molto minimalista e apprezzata, che sa vedere e concepire anche la fine temuta di questo governo. Bray è consapevole che – se l’esecutivo finirà dall’oggi al domani - lui avrà comunque lavorato bene e non avrà rammarichi: non ci sono soste nel suo andare e venire per la penisola e le isole, e neanche acrobazie politiche preistoriche o italiote (di quell’Italia che va autodeprimendosi). L’assessore alla cultura Maisto è arci-certo che il Meis aprirà con i plessi espositivi fondamentali nel 2016 e che per chiudere il cantiere sono disponibili dagli 11 ai 12 milioni di euro. La riunione a porte chiuse è stata necessaria anche per fare chiarezza sulla nuova composzione del consiglio della fondazione che dal ministero va aspettando ancora indicazioni sul numero delle rappresentanze. Il ministro Franceschini è parso determinato – e ci mancherebbe, gioca in casa – sul Meis. Immagina di far riverberare il decreto Valore Cultura con ulteriori finanziamenti almeno nei prossimi dieci anni e dai venturi governi per chiudere il capitolo di via Piangipane. Dieci anni e venturi governi: questo è il ritmo lento delle imprese culturali (e turistiche) del beneamato Paese, purtroppo.
Ma quella impartita venerdì dal ministro Bray è stata una lezione di normalità. Piccoli gesti fisici, verbali, economici: ha lasciato la scorta chissà dove quando eravamo abituati a fenomeni processionali in doppiopetto e auto altrettanto blu con salamelecco anche al più basso in grado nella gerarchia ministeriale; mi ha raccontato di sua madre nata in Turchia, ad Izmir, e della sua formazione leccese, non appena ha visto, annusato e goduto della sarabanda del mercato ferrarese; ha preteso di pagare il catalogo dei Diamanti. Questi dovrebbero essere lo stile e il passo della rivoluzione culturale italiana: il ritorno a un’umanità quotidiana, solare e severa, che pretende di tradurre il Talmud al tempo di internet, a Ferrara. Proviamoci.
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Translations of Economic Texts into and from European Languages. International Conference. University of Pisa, 12-14 September 2013

Translations of Economic Texts into and from European Languages. International Conference. University of Pisa, 12-14 September 2013

The Conference marks the final step of an European research project entitled “Economics e-translations into and from European Languages: an online platform (EE-T)”, an LLP/Erasmus multilateral project funded by the European Union.

The Conference jointly hosts a workshop of image_minithe Research Project of National Interest PRIN 2010/2011-Research Unit of the University of Pisa, “The Liberty of Moderns. Long Enlightenment and civilization (1750-1850): Commerce, Politics, Culture, Colonies”, funded by the Italian Ministry of Education, University and Research (MIUR).

The aim of this conference is to show up research on the international circulation of economic ideas through translations and adaptations of economic texts. The international circulation of economic ideas was fostered since the 18th century by a wealth of translations of economic texts into various European and non-European languages. These translations were performed both on individual initiative and as part of more systematic publishing initiatives such as specialised series of economic texts, digests, handbooks, etc. Sometimes they were part and parcel of a strategy of importation of economic ideas promoted by groups of intellectuals as elements of a strategy of modernisation of politics and society. Translations were adapted not only to different national social and economic contexts but also to political and institutional contexts. The history of translations of economic text is therefore an important element of the history of the institutionalisation and dissemination of economics. From a technical viewpoint, adaptation was performed through para-textual apparatuses: prefaces and introductions, comments, additions, omissions, footnotes, appendices, etc. Furthermore, the translation and adaptation of economic texts implied creative work of linguistic innovation, often performed through calques and loanwords. Linguistic studies analyse translations in general, and specifically economic translations, as instrument to communicate and impose the ideology of a dominant group, or to substitute the ideology of a group with that of another. In this perspective, the study of semantic and formal neologisms is very important because the diachronic perspective allows the study of words variation. Furthermore, the language of political economy has been one of the basic traits of the European public debate since the 18th century and an essential element of the construction of Europe and its identity. There is a need to build a sense of European belonging based on historical knowledge, and acknowledging how economic texts circulated, were transformed and adapted to different cultural contexts, how they were debated and applied, is essential to answer this need.
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Traduzione e circolazione delle teorie economiche in Europa


Dal 12 al 14 settembre al Dipartimento di Economia dell’Università di Pisa presso il Polo Piagge si svolge la conferenza internazionale "Translations of Economic texts  into and from European languages". L’appuntamento rappresenta la fase finale del progetto di ricerca “Economics e-translations into and from European Languages: an online platform (EE-T)” finanziato dall’Unione europea. L'obiettivo della conferenza è di fare il punto sulla circolazione delle teorie economiche alla luce delle traduzioni e degli adattamenti delle varie opere e dei trattati che sono state fatti in Europa e non solo a partire dal XVIII secolo.
Giovedì 12 settembre alle 11 il rettore dell’Ateneo pisano Massimo Augello aprirà i lavori, quindi la professoressa Evelyn Louise Forget dell’University of Manitoba (Canada) terrà una lezione introduttiva e il professor Marco Guidi dell’Università di Pisa illustrerà il progetto europeo appena giunto a conclusione. 

I tre giorni di convegno sono suddivisi in sessioni parallele a cui intervengono molti studiosi italiani e stranieri dai Pesi Bassi, dal Belgio, dalla Francia, dal Regno Unito, dalla Germania dal Portogallo, dalla Spagna, dalla Romania, dalla Turchia, da Cipro e dalla Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina.
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Non c'è la traduzione in italiano e l'Ue annulla i bandi europei



Bruxelles - Il Tribunale della Corte di giustizia europea dà ragione all'Italia: no ai bandi europei pubblicati solo in inglese, francese e tedesco.

La corte del Lussemburgo ha deciso di annullare alcuni concorsi del 2008 e 2009 per l'assegnazione di 50 posti di lavoro nelle istituzioni europee perché pubblicati integralmente soltanto in tre lingue.

Una "diversità di trattamento" - fanno notare i giudici - vietata dalla Carta dei diritti fondamentali. La loro pubblicazione parziale - come avvenuto nei casi al centro del ricorso presentato da Italia - non è sufficiente nè per avere una buona conoscenza dell'oggetto del concorso nè per prepararlo adeguatamente.

Quindi, precisa il Tribunale, chi avesse voluto partecipare ai concorsi era "svantaggiato" rispetto a un candidato di lingua madre inglese, francese o tedesca. Nel 2010 il Tribunale aveva bocciato il ricorso italiano, ma dopo una sentenza della Corte di giustizia europea del novembre 2012, i giudici sono tornati sui propri passi.

Nella stessa sentenza il Tribunale ha annullato anche un bando che stabiliva che le prove e le comunicazioni con i candidati si dovessero svolgere unicamente in inglese, francese e tedesco.
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La Cina allarga i suoi interessi commerciali in Sud America e nei Caraibi

La Cina allarga i suoi interessi commerciali in Sud America e nei Caraibi

Proponiamo in ANTEPRIMA per L’Indipendenza la traduzione integrale in italiano dell’articolo Latin America between China and the U.S., da parte di Vladislav Gulevich, editorialista ed analista di politica internazionale presso la Strategic Culture Foundation. (Traduzione di Luca Fusari)

L’espansione della collaborazione economica tra la Cina e l’America Latina è una delle più importanti tendenze internazionali in atto. Il Paese più frequentemente nominato come partner stabile della Repubblica Popolare di Cina nel continente è il Venezuela. Nel 2001, Pechino e Caracas hanno iniziato una partnership strategica, ed oggi le economie dei due Paesi sono interconnesse (la Cina è il terzo partner commerciale del Venezuela, gli Stati Uniti restano al primo posto).
Il dragone sostiene la creazione di un Forum Collaborativo Cina-America Latina. I diplomatici cinesi hanno dichiarato più volte che il continente sudamericano e il bacino dei Caraibi sono di grande interesse per Pechino (la quota cinese nelle importazioni della regione è al 31%). Nel 2010 Pechino ha firmato contratti per 10 miliardi di dollari con l’Argentina in materia di investimenti  nel settore dei trasporti. In quello stesso anno sono stati conclusi diversi accordi con la Colombia per la collaborazione nel settore del turismo. Nel 2011 è stato firmato un accordo intergovernativo con la Bolivia per una collaborazione quinquennale nel settore spaziale. Nel 2012 sono stati rimossi gli ostacoli sull’importazione di prodotti alimentari dal Cile in Cina. L’ex presidente cileno Eduardo Frei Ruiz-Tagle sottolineò che con l’Europa nella morsa della crisi finanziaria e il rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti, un riorientamento dell’economia cilena verso l’Asia è di importanza strategica.
Tra gli altri Paesi che hanno parlato dell’importanza strategica di una collaborazione con Pechino vi sono Cuba, Perù, Ecuador, Uruguay, Brasile, Costa Rica… I piccoli Stati insulari del bacino dei Caraibi non sfuggono all’attenzione di Pechino. Ad esempio, nel Maggio 2013 il presidente cinese Xi Jinping ha fatto una visita ufficiale a Trinidad e Tobago, uno Stato di piccole dimensioni, ma importante per le sue riserve di gas naturale.
Tra il 2005 e il 2011 la Cina ha fornito agli Stati del Sud America prestiti per un importo di oltre 75 miliardi di dollari, importando da essi petrolio, rame e ferro. Gli esperti prevedono che entro il 2015 la Cina spingerà l’Unione europea fuori dall’economia sudamericana, diventando il secondo più importante partner commerciale della regione dopo gli Stati Uniti. Anche ora, mentre le esportazioni dall’America Latina verso gli Stati Uniti sono in calo, le esportazioni verso la Cina sono in aumento del +5%. Dopo l’Asia-Pacifico, l’America Latina è per la Cina la seconda regione più grande per volume di investimenti.
La collaborazione economica con i Paesi latino-americani rafforza la sicurezza alimentare ed energetica della Cina offrendo significativi sbocchi di mercato alle merci cinesi, permettendo a lungo termine di riconfigurare lo spazio geopolitico nel ‘cortile di casa dell’America’ a suo vantaggio. Ciò non significa che Pechino e i suoi partner latino-americani non abbiano dei disaccordi, ma i disaccordi si trovano esclusivamente nella sfera economica, non in quella politica.
La pietra angolare della politica estera di Pechino è la tattica di soprassedere sui disaccordi che potrebbero ostacolare l’avanzamento degli interessi economici del ‘Celeste Impero’, rendendosi indifferente alle etichette ideologiche utilizzate dall’Occidente in politica estera (democrazia, diritti umani, eccetera.) Tale approccio è più efficace rispetto alle tattiche e alle pressione utilizzate dall’Occidente.
In queste circostanze, Washington pur non prendendo contromisure dure contro la penetrazione della Cina in America Latina, sta cercando di fare tutto il possibile per limitare l’influenza cinese nell’economia senza permettere che essa si diffonda anche alla sfera politica. Tuttavia, è improbabile che nel lungo periodo la Cina si limiterà strettamente solo a dei rapporti commerciali con gli Stati dell’America Latina. Ad esempio, secondo i termini di un prestito erogato dalla Cina alla Bolivia tutti i tipi di veicoli dell’esercito del Paese andino saranno forniti da Pechino, la quale da parte sua intende continuare la cooperazione tecnico-militare con i Paesi del Sud America.
Inoltre, alcuni progetti infrastrutturali avviati dai cinesi contribuiranno non solo alla trasformazione economica del continente, ma anche alla sua trasformazione politica. Ad esempio, il progetto per la costruzione di un canale interoceanico in Nicaragua per un costo di 40 miliardi di dollari che colleghi l’Oceano Pacifico con il Mar dei Caraibi è già chiamato il ‘secondo canale di Panama’.
Molto è stato detto circa l’intenzione di Pechino di costruire una linea ferroviaria che colleghi le coste dell’oceano Pacifico e quelle dell’Atlantico. La partecipazione di imprese private cinesi in questi progetti è già prevista. Se il progetto sarà realizzato, il Nicaragua potrebbe diventare un importante centro logistico del Sud del mondo, e la Repubblica Popolare cinese farebbe leva sui Paesi terzi che desiderano utilizzare il canale per il commercio e le relazioni economiche.
Il crescente potere economico della Cina costringe a cercare sbocchi di mercato ben oltre i suoi confini. In relazione a questo, la coincidenza di interessi tra il governo e le imprese private cinesi è di grande importanza, soprattutto in una situazione internazionale in cui la superpotenza statunitense è in difficoltà in varie parti del mondo.
L’economia degli Stati Uniti non è al passo con la sua politica, e la situazione demografica sta cambiando a svantaggio della popolazione bianca anglosassone. Mentre non molto tempo fa il campo geografico della rivalità tra la Repubblica Popolare cinese e gli Stati Uniti era limitato alla regione dell’Asia-Pacifico, oggi i segni di questa rivalità si possono vedere ovunque, dall’Europa all’Asia, in Africa e in America Latina.
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Definizioni e sinonimi nelle ricerche di Google

Google arricchisce la funzionalità del motore di ricerca dedicata alla definizione delle parole, introducendo sinonimi, traduzioni e frasi d'esempio.


Come in molti sanno, la ricerca su Google è utile non solo per trovare link relativi ad un determinato argomento. Sfruttando una sintassi ben precisa (“define + termine”, oppure “definizione + termine”) è ad esempio possibile anche ricevere informazioni dettagliate sul significato di una parola. Una feature che il gruppo di Mountain View ha deciso di migliorare ulteriormente, introducendo anche sinonimi, traduzione e frasi d’esempio in cui viene utilizzata.

Forse siete abituati a utilizzare Google per trovare le definizioni delle parole, ad esempio con “definizione fortuito”. Abbiamo appena aggiornato questa funzionalità su google.com (nelle versioni desktop e mobile), per offrirvi ancora più informazioni in merito alle parole. Verranno mostrate frasi di esempio con i termini selezionati in evidenza, così come i sinonimi. Premendo l’icona a forma di microfono, inoltre, ascolterete una risposta audio alla domanda, come “Qual’è la definizione di fortuito?” oppure “Quali sono i sinonimi di fortuito?”.

Ecco dunque come bigG punta a diventare uno dei più completi dizionari online. Di seguito uno screenshot (in inglese) che mostra come appare la schermata del motore di ricerca quando l’utente chiede la definizione di un termine specifico. Va precisato che al momento il sistema non è ancora attivo sul nostro territorio, ma con tutta probabilità lo sarà a breve.
La nuova ricerca di definizioni, sinonimi e frasi d'esempio su Google
La nuova ricerca di definizioni, sinonimi e frasi d’esempio su Google (immagine: Google su Google+).
Provatelo la prossima volta che incontrerete un articolo pieno di parole sconosciute. Inoltre, mettete alla prova la traduzione dei termini in oltre 60 lingue, direttamente dal box di ricerca. Selezionandone una, le definizioni future forniranno anche una traduzione automatica in quel linguaggio.
Come specificato nel post su G+ che annuncia la novità, tutto questo sarà reso possibile sia nella versione desktop del motore di ricerca che in quella per dispositivi mobile. Quest’ultima in particolare risulterà molto utile durante viaggi e spostamenti in paesi esteri.
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Google al lavoro su un traduttore vocale in tempo reale

Google al lavoro su un traduttore vocale in tempo reale

Nel periodo delle vacanze sarebbe la soluzione perfetta per poter prenotare alberghi all’estero o parlare con nuovi amici sparsi per il mondo senza nessun problema di “lingua”. Stiamo parlando del nuovo sistema di traduzione vocale in tempo reale a cui pare che Google stia lavorando, con l’obiettivo di permettere conversazioni in tempo reale in due lingue diverse. In altre parole se da una parte un utente italiano manda un messaggio o parla in italiano, dall’altra l’utente straniero riceverà il messaggio o sentirà una traduzione nella propria lingua, e viceversa.

La complessità del sistema, le cui applicazioni possono essere molteplici, come facilmente intuibile è molto elevata. Per questo al momento non esiste una tempistica ben definita per il lancio ufficiale. In ogni caso secondo quanto dichiarato da Hugo Barra (VP della divisione Android) i lavori su questo progetto procedono speditamente, al punto che sono già disponibili diversi prototipi completamente funzionanti e capaci di tradurre parole, frasi, espressioni e modi di dire con una precisione vicina al 100%.
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GOOGLE+, ARRIVA LA TRADUZIONE AUTOMATICA DI POST E COMMENTI

GOOGLE+, ARRIVA LA TRADUZIONE AUTOMATICA DI POST E COMMENTI

Poca esperienza con l'inglese? Niente paura: i traduttori automatici sono sempre più efficienti. E sbarcano anche sui social network

Siamo ancora lontani dalla precisione dei traduttori automatici di Star Trek, o dal pesce Babele che dà il nome all’ononimo traduttore online: un vero pesce da infilarsi in un orecchio per capire ogni cosa, inventato dal geniale autore di Guida galattica per autostoppisti.
I nostri traduttori online sono comunque evoluti, e si stanno diffondendo per aiutare chi non vuole proprio saperne di imparare l’inglese, il tedesco o altre lingue. Un nuovo modo di informarsi e di comunicare liberalmente con tutti, senza venir limitati dalle barriere linguistiche e rendere la rete davvero globale.
Cos’altro ci aiuta a comunicare col resto del mondo? I social network. L’accoppiata traduttore automatico + social sembra azzeccata, e molti celebri social si stanno aggiornando per seguire questo nuovo trend. Twitter già permette di tradurre automaticamente le “twittate” utilizzando Bing, il traduttore della Microsoft, e anche Google Plus sembra pronto ad aggiungere Google Translate tra le proprie opzioni.
A diffondere la notizia è stato Ed Chi, ricercatore di Mountain View, che nella sua pagina Google Plus ha mostrato uno screenshot del nuovo servizio all’opera.
Nell’immagine viene mostrata una notizia dalla pagina del Real Madrid C.F., e sotto il testo c’è la scritta “Translate”. Con un semplice click, il post viene automaticamente tradotto nella lingua natia dell’utente, che va impostata nel proprio profilo. Un altro click, e la notizia torna nel suo linguaggio originale.
Il pulsante Translate funziona anche per i commenti sotto alle notizie, aiutando a scambiarsi idee e opinioni con gli altri utenti stranieri del network. Il servizio renderà obsoleta la famosa estensione di Chrome che già offriva una simile opzione, traducendo automaticamente i contenuti di Google Plus.

È stato Larry Page, il co-fondatore del colosso Google, a volere assolutamente questa nuova funzionalità nel suo social network.
La nuova opzione “Translate” entrerà pian piano in tutte le versioni di Google Plus. Inizialmente sarà disponibile soltanto nella versione desktop dell’applicazione, per poi arrivare anche alle app.
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Google aggiorna le applicazioni Android di Google+, Traduttore, Chrome Beta, Music e Maps

Google aggiorna le applicazioni Android di Google+, Traduttore, Chrome Beta, Music e Maps

Ferragosto decisamente produttivo, quello trascorso dagli sviluppatori di Google, che nel corso della giornata di ieri hanno rilasciato una nuova versione di due applicazioni molto utilizzate dagli utenti Android: Traduttore e Google+.
Google aggiorna le applicazioni Android di Google+ e Traduttore
Per quel che riguarda il primo, passato alla release 2.8, le novità, pur presenti, sono di scarsa rilevanza per la maggior parte degli utenti del Bel Paese, visto che consistono nella possibilità di inserire testo scritto a mano in lingua hindi e thai e in quella di utilizzare l’inserimento da fotocamera per afrikaans, greco, ebraico e serbo.
Per quel che riguarda Google+, aggiornato alla release 4.1, le novità sono invece molte di più.
Google aggiorna le applicazioni Android di Google+ e Traduttore
In particolare:
  • Cambiare account e pagine è molto più semplice. Proprio come in Gmail, è ora possibile passare da un account all’altro con un paio di semplici tap, senza dovere effetturare logout e successivo login. Allo stesso modo, le pagine Google+ gestite restano nel menù dell’applicazione tutto il tempo.
  • Sono supportate pienamente le funzionalità di Google Apps for Business. Se l’amministratore ha attivato Google+, è ora possibilecondividere contenuti pubblicamente e/o con altre persone della propria organizzazione.
  • Fotografie e filmati di Google Drive sono accessibili da Google+. In tal mondo è posssibile condividerli su Google+ in maniera semplice e veloce. Le fotografie inoltre verranno automaticamente corrette e migliorate per la pubblicazione.
  • Disponibile un maggior numero di controlli per quel che riguarda la condivisione della propria posizione. A partire da oggi è possibile decidere se condividere la propria posizione con precisione oppure a livello di città, eventualmente decidendo cerchia per cerchia.
  • Infine, Messenger sparisce, sostituito da Hangouts.
Non  manca anche l’update per Chome Beta, Maps e Music che portano solo bug fix minori.
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Commissione europea cerca traduttori di lingua italiana

Commissione europea cerca traduttori di lingua italiana

BRUXELLES - Traduttori di lingua italiana per la Commissione europea cercasi. Con lo slogan ''Tradurre idee, non solo parole'' l'esecutivo comunitario ha pubblicato il bando per l'assunzione di traduttori di lingua italiana presso le istituzioni dell'Ue con sede di lavoro a Bruxelles e in Lussemburgo. Sono ammessi laureati in lingue e traduzione o anche in altre discipline, economiche o tecnico-scientifiche per esempio, purche' abbiano una spiccata inclinazione per le lingue e attitudine per la traduzione.

Non vi sono limiti di eta' e non e' richiesta esperienza professionale. I candidati devono dimostrare di possedere, oltre alla perfetta padronanza dell'italiano come lingua madre, un'ottima conoscenza di una delle tre lingue della Commissione europea, francese, inglese, tedesco, e una conoscenza approfondita di una seconda lingua, diversa dalla prima, da scegliersi tra le 24 lingue ufficiali dell'Ue.

I candidati che risulteranno idonei, dopo una preselezione e due successive prove di traduzione, saranno iscritti in un ''elenco di riserva'' dal quale le istituzioni dell'Ue attingeranno per assumere traduttori nei prossimi anni. Per candidarsi e' necessario registrarsi online entro le ore 12.00 del 13 agosto 2013 sul sito dell'EPSO, l'Ufficio europeo di selezione del personale. Per maggiori informazioni consultare il sito sulle carriere Ue, la pagina Facebook dedicata al concorso, il sito Europe Direct Puglia.
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Traduttore istantaneo: Google ci sta lavorando

Traduttore istantaneo: Google ci sta lavorando

Il traduttore istantaneo potrebbe diventare presto realtà grazie a Google: la società americana starebbe lavorando infatti a una tecnologia – più che a un dispositivo – che permetterebbe di poter finalmente conversare con qualsiasi persona di qualsiasi paese al mondo senza problemi. Per ora si è scelto il passaggio dall’inglese al portoghese e viceversa per i test, ma presto potrebbe essere esteso anche a tutte le altre lingue: ci si appoggia ovviamente al sistema operativo Android e al proprietario Google Now per il riconoscimento vocale avanzato. Potrebbe essere la feature killer per i Google Glass, gli occhiali hitech di Mountain View.

I software di riconoscimento vocale stanno diventando sempre più raffinati ed elaborati e dunque non è più utopia immaginare un futuro sempre più prossimo in cui si potrà conversare normalmente con una persona di qualsiasi paese come se entrambi si parlasse nella propria lingua. Perché sarà proprio così: ognuno con la propria lingua madre e il dispositivo che farà da ponte con una traduzione accurata e soprattutto immediata. Non è il primo prototipo di questa tecnologia che vediamo.
Telescouter è una spruzzata di futuro che arrivava dal Giappone nel 2009 firmata NEC: un sistema di traduzione istantanea altamente hitech visto che si basa su connettività veloce in rete, microfono+webcam di alta fedeltà e un proiettore che mostra sottotitoli direttamente in retina, pazzesco. Tele Scouter è una di quelle innovazioni che scavano un fosso profondissimo tra passato e futuro, saltano diverse generazioni e arrivano direttamente al traguardo. Come nei romanzi di fantascienza sarà possibile indossare una sorta di occhialino che da un lato vede/ascolta cosa una persona sta dicendo e dall’altro manda la traduzione in tempo reale all’interno dell’occhio dell’utente.

NEC Tele Scouter si divide in tre parti: occhiale, computer e server remoto. Facciamo un esempio: una persona parla in giapponese, noi la osserviamo e il microfono più la fotocamera lo inquadrano captando cosa dice e inviando il tutto al minicomputer. Questo tradurrà l’audio in testo poi lo invierà senza fili a un server remoto con tutti i dizionari del mondo. Dopodiché si riceverà la traduzione in real time che sarà proiettata in retina come sottotitoli sul mondo reale. Suggestivo, speriamo solo che non sia così approssimativo come i traduttori online… che a volte aiutano a creare disastri come questo del ristorante Translate Server Error.
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Turbo presentato a Vallelunga dai doppiatori Marco Guadagno e Claudio Bigagli

Turbo presentato a Vallelunga dai doppiatori Marco Guadagno e Claudio Bigagli



Nella curiosa ma appropriata cornice di un corso di guida sicura all'autodromo di Vallelunga, è stato presentato alla stampa italiana Turbo, il nuovo cartoon DreamWorks Animation. Protagonista: la lumachina del titolo, che per un caso fortuito acquisisce la capacità di filare a tutta birra. Ad accompagnare la promozione c'erano Marco Guadagno, storica voce nostrana qui direttore del doppiaggio, e Claudio Bigagli, doppiatore della stralunata lumaca Sbandone.

All'uscita da una delle prove di sicurezza sulla pista, Bigagli ci rassicura: a dispetto del nome del suo personaggio, è riuscito a tenere la macchina con successo, e consiglierebbe comunque a tutti un'esperienza del genere, per mettere a riparo se stessi e gli altri dai rischi della strada. Più che un rischio è stata invece una sfida dedicarsi al doppiaggio, un esordio assoluto per Bigagli: non solo ha gradito molto l'esperienza, ma non esclude di espandere le proprie capacità attoriali in questa branca molto specifica e di grande tradizione.


Chiediamo a questo punto a Guadagno, che senza falsa modestia va fiero di non essere incorso in alcun testacoda, come si possano mettere a proprio agio davanti al microfono dei non-doppiatori: se sono già attori, per Marco basta lasciare che sulle prime "si difendano", assecondandoli nell'appiedare, magari registrando qualcosa insieme a loro. Se il direttore è stato una buona "chioccia", di solito sono gli attori stessi a chiedere dei retake, per dare davvero il meglio. Ad ogni modo il lavoro sull'edizione italiana di Turbo è stato, secondo l'indimenticabile voce italiana del Puffo Quattrocchi, uno dei più rapidi e sereni in assoluto: vecchi amici e colleghi, insieme agli outsider come Bigagli, sono riusciti a "missarsi" in un risultato omogeneo di cui va fiero.

Un veterano come Guadagno ha avuto un punto di vista privilegiato sulla produzione animata degli ultimi vent'anni. Gli chiediamo se qualcosa sia cambiato, se magari non siano cambiati i ritmi degli stessi dialoghi, molto più veloci di un tempo. Errore nostro: ovviamente Marco non è affatto impensierito da queste difficoltà che fanno parte del mestiere, ma si dichiara invece ammirato dalla grande varietà di target che il cinema d'animazione ha guadagnato negli ultimi anni. Non esistono più sul mercato solo cartoon per bambini, e anche il loro lavoro risulta più vario e stimolante.

uali sono i messaggi del film film che più hanno colpito Claudio e Marco? Secondo Bigagli, l'invito a cercare dentro di sè l'energia per superare le difficoltà, senza mai abbattersi. Gli fa eco Guadagno, che nella rinascita dei personaggi sfortunati, che ruotano intorno al successo del piccolo Turbo, vede una metafora di un buon modo per superare la crisi: vederla come un'opportunità e non come una sconfitta.
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Voci sul Leggio d'Oro

Voci sul Leggio d'Oro

Parata di stelle ad Alghero per la decima Edizione del "Leggio d'Oro", il Premio Nazionale dedicato ai doppiatori, realizzato da Endas, Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale, presieduto da Piero Benedetti. Migliaia di persone hanno assistito ad uno spettacolo esilarante condotto dalla coppia formata dalla showgirl Laura Freddi e dal vulcanico inviato di "Striscia" Moreno Morello. Una kermesse da record che ha visto la partecipazione di "mostri sacri" del mondo dello spettacolo come Pippo Franco, Carlo Reali, Maurizio Nichetti, Manlio Dovì e i protagonisti di "Striscia la Notizia" la trasmissione piu' amata dagli italiani. E proprio gli inviati di "Striscia" sono stati i mattatori della serata con esilaranti performance del Mago Antonio Casanova, amatissimo dai bambini, una travolgente esibizione canora dell'inviato sardo Cristian Cocco e ancora Max Laudadio in versione "Cicalotto". Standing ovation per l'esibizione del mimo di "Zelig" Simone Barbato. Il premio, presieduto da Lorenzo Beccati, autore di "Striscia La Notizia" e ideato da Vittorio Vatteroni, è stato promosso da Endas in collaborazione con Comune di Alghero, Fondazione Meta e Pro Loco di Alghero. Il Premio Speciale "Alberto Sordi" e' stato consegnato da Lorenzo Beccati al grande regista Maurizio Nichetti, che ha inziato la sua carriera proprio con Sordi. Nichetti ha ringraziato Giorgio Ariani, presidente del premio speciale, per questo straordinario riconoscimento. Il Premio alla Carriera 2013 è stato consegnato da Piero Benedetti al grande attore e doppiatore Carlo Reali che, nel corso della sua lunga attività artistica, ha prestato la voce a Steve Martin, Eli Wallach, Bob Hoskins, Danny De Vito, Michael Keaton ed ha regalato al pubblico un divertente sketch con la voce di Capitan Uncino. Ospite d'onore della serata Pippo Franco, attore e capocomico del Bagaglino che, accolto da un mare di applausi, ha portato sul palco la sua pungente comicità. A Pippo Franco e' stata consegnata la Medaglia del Senato della Repubblica per meriti artistici e Medaglia della Camera dei Deputai a Manlio Dovì, istrionico protagonista del Bagaglino, che ha intrattenuto il pubblico con imitazioni cult come quella del Presidente Cossiga. Il premio Voce della Fiction e' stato assegnato alla bellissima Roberta Giarrusso, presentatrice e attrice di serie televisive di grande successo come Carabinieri, Il Commissario Manara e  I Cesaroni. A Roberta Pellini e' stato assegnato il Premio Miglior Interpretazione Femminile per il film Broken City a Francesco Pezzulli, voce di Leonardo Di Caprio, la Miglior interpretazione Maschile per i film Django e Il Grande Gatsby. E ancora a Sonia Scotti, voce di Whoopi Goldberg e Glenn Close, e' stato assegnato il premio Miglior Voce Femminile dell'anno e a Stefano Crescentini, vampiro di Twilight, Miglior Voce Maschile dell'anno. A Massimo Giuliani e' stato consegnato il premio Miglior Direzione Doppiaggio per ll film Hitchcock e il Premio della Giuria Giornalistica e a Maria Letizia Scifoni Miglior Voce Telefilm. Menzione speciale Cartoon al Mago Antonio Casanova per il doppiaggio de Il Grande e Potente Oz. Roberto Martinelli ha ricevuto il premio come Miglior Fonico e Gianni Galassi per il Miglior Adattamento Dialoghi mentre ad Amalia Roseti, della "Pupa e il Secchione" e' stato consegnato il Premio Voce dell'Endas. Premio alla Voce "The Voice" al cantante Federico Stragà che nel 2000 ottenne un grande successo con la canzone L'astronauta diventato un vero e proprio tormentone dell'estate. Stragà ha mostrato tutto il proprio talento con un medley dei successi di Frank Sinatra. Due premi sono stati consegnati agli inviati di "Striscia la Notizia" Max Laudadio, Premio Voce della Gente, e Cristian Cocco, Premio Voce della Sardegna. Tanti artisti sul palco hanno ricordato il grande maestro del doppiaggio Renato Izzo al quale anche quest'anno e' stata dedicata una borsa di studio. E proprio la figlia Rossella Izzo, regista e doppiatrice, ha premiato Giuseppe Pisacane un giovane talento della scuola Actor Planet. La serata si e' conclusa con un grande riconoscimento per Endas: al Presidente Piero Bendetti e' stata consegnata la Medaglia d'Oro del Presidente della Repubblica per i meriti artistici e culturali.
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Google, una voce che traduce

Google, una voce che traduce

La Grande G presenta un prototipo che permetterà ai viaggiatori di diverse lingue di interagire senza problemi di comprensione, perfettamente in tempo reale
Roma - Dalla guida galattica per autostoppisti, il leggendario Pesce di Babele era capace di tradurre in maniera simultanea tutte le lingue conosciute nell'universo. Escludendo gli atroci poemi Vogon, un prototipo presentato da Google permetterà ai viaggiatori terrestri di conversare in due idiomi differenti con il supporto di un'ambiziosa tecnologia di traduzione in tempo reale con un ritardo prossimo allo zero.



Presentato da Hugo Barra, vicepresidente alla divisione product management di Android, il prototipo della Grande G funzionerà in maniera quasi perfetta in quegli ambienti privi di rumore, in modo da evitare input esterni che possano confondere il sistema di traduzione simultanea. Lo stesso Barra ha però ammesso che, almeno in fase sperimentale, il sistema funziona solo per quelle conversazioni in determinate (e limitate) lingue sul Pianeta.

Insieme alle traduzioni testuali offerte da Google Translate - ora con il supporto a 45 lingue nella funzione che opera anche su frasi scritte a mano - Google è alla ricerca della perfezione con un sistema di traduzione automatica delle conversazioni in ambiente mobile, un pacchetto applicativo in ecosistema Android che risulterebbe preziosissimo per gli utenti in viaggio verso paesi lontani.