Felipe Melo litiga con Tuttosport via twitter per la traduzione di un'intervista in portoghese

Felipe Melo litiga con Tuttosport via twitter per la traduzione di un'intervista in portoghese

Un’intervista rilasciata nella giornata di ieri da Felipe Melo all’emittente televisiva brasiliana Globo TV ha scatenato un piccato botta e risposta tra il giocatore e il quotidiano sportivo Tuttosport, reo a detta del centrocampista di aver tradotto “ad hoc” le sue parole portoghesi. Andiamo però con ordine e ricostruiamo la vicenda, a partire dal virgolettato riportato dal sito della testata piemontese: “Non tornerò più a Torino, Conte e Marotta me lo hanno chiesto ma sono una persona sincera e gli ho detto che non ci penso nemmeno. Mi sento uno da Real Madrid“. Nella tarda serata di ieri Felipe Melo si è scatenato su twitter:

E poi ancora: “Mi era stato chiesto chi preferivo tra Real e Barcellona, ho risposto Real Madrid perché è il mio sogno da piccolo“. E ancora: “Tuttosport traduce come c… vuole, adesso basta!“. Oggi è arrivata la replica del quotidiano che, sempre tramite il sito, ha spiegato che “è stato proprio un nostro collega di madre lingua portoghese a tradurre la lunga chiacchierata con la tv sudamericana“, ma non adducendo motivazioni valide a quella sintesi effettivamente fuorviante. Per completezza, dunque, riportiamo i passaggi dell’intervista motivo della discordia, senza “furbate” di sorta:


“Ho lasciato la Juventus due anni fa e sono andato al Galatasaray vincendo tre titoli in due anni. Ho vinto anche alla Juventus, ma tornare indietro non mi sembra una strada percorribile. Marotta e Conte mi hanno chiesto se volessi tornare a Torino, sono stati molto disponibili, ma siccome sono una persona schietta gli ho risposto che non ci penso nemmeno. Dove mi piacerebbe giocare? Vorrei tornare in Brasile ma non mi dispiacerebbe anche la Premier League. Per quanto riguarda la Liga il Barcellona è una società incredibile, non vorrei giocarci però. Meglio lo stile del Real Madrid, da bambino lo sognavo sempre, così come il Milan, sono squadre che ho visto spesso in Champions League”.


Effettivamente così leggendo si coglie un senso un attimino diverso.

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