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Commissione europea cerca traduttori di lingua italiana

Commissione europea cerca traduttori di lingua italiana

BRUXELLES - Traduttori di lingua italiana per la Commissione europea cercasi. Con lo slogan ''Tradurre idee, non solo parole'' l'esecutivo comunitario ha pubblicato il bando per l'assunzione di traduttori di lingua italiana presso le istituzioni dell'Ue con sede di lavoro a Bruxelles e in Lussemburgo. Sono ammessi laureati in lingue e traduzione o anche in altre discipline, economiche o tecnico-scientifiche per esempio, purche' abbiano una spiccata inclinazione per le lingue e attitudine per la traduzione.

Non vi sono limiti di eta' e non e' richiesta esperienza professionale. I candidati devono dimostrare di possedere, oltre alla perfetta padronanza dell'italiano come lingua madre, un'ottima conoscenza di una delle tre lingue della Commissione europea, francese, inglese, tedesco, e una conoscenza approfondita di una seconda lingua, diversa dalla prima, da scegliersi tra le 24 lingue ufficiali dell'Ue.

I candidati che risulteranno idonei, dopo una preselezione e due successive prove di traduzione, saranno iscritti in un ''elenco di riserva'' dal quale le istituzioni dell'Ue attingeranno per assumere traduttori nei prossimi anni. Per candidarsi e' necessario registrarsi online entro le ore 12.00 del 13 agosto 2013 sul sito dell'EPSO, l'Ufficio europeo di selezione del personale. Per maggiori informazioni consultare il sito sulle carriere Ue, la pagina Facebook dedicata al concorso, il sito Europe Direct Puglia.
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Traduttore istantaneo: Google ci sta lavorando

Traduttore istantaneo: Google ci sta lavorando

Il traduttore istantaneo potrebbe diventare presto realtà grazie a Google: la società americana starebbe lavorando infatti a una tecnologia – più che a un dispositivo – che permetterebbe di poter finalmente conversare con qualsiasi persona di qualsiasi paese al mondo senza problemi. Per ora si è scelto il passaggio dall’inglese al portoghese e viceversa per i test, ma presto potrebbe essere esteso anche a tutte le altre lingue: ci si appoggia ovviamente al sistema operativo Android e al proprietario Google Now per il riconoscimento vocale avanzato. Potrebbe essere la feature killer per i Google Glass, gli occhiali hitech di Mountain View.

I software di riconoscimento vocale stanno diventando sempre più raffinati ed elaborati e dunque non è più utopia immaginare un futuro sempre più prossimo in cui si potrà conversare normalmente con una persona di qualsiasi paese come se entrambi si parlasse nella propria lingua. Perché sarà proprio così: ognuno con la propria lingua madre e il dispositivo che farà da ponte con una traduzione accurata e soprattutto immediata. Non è il primo prototipo di questa tecnologia che vediamo.
Telescouter è una spruzzata di futuro che arrivava dal Giappone nel 2009 firmata NEC: un sistema di traduzione istantanea altamente hitech visto che si basa su connettività veloce in rete, microfono+webcam di alta fedeltà e un proiettore che mostra sottotitoli direttamente in retina, pazzesco. Tele Scouter è una di quelle innovazioni che scavano un fosso profondissimo tra passato e futuro, saltano diverse generazioni e arrivano direttamente al traguardo. Come nei romanzi di fantascienza sarà possibile indossare una sorta di occhialino che da un lato vede/ascolta cosa una persona sta dicendo e dall’altro manda la traduzione in tempo reale all’interno dell’occhio dell’utente.

NEC Tele Scouter si divide in tre parti: occhiale, computer e server remoto. Facciamo un esempio: una persona parla in giapponese, noi la osserviamo e il microfono più la fotocamera lo inquadrano captando cosa dice e inviando il tutto al minicomputer. Questo tradurrà l’audio in testo poi lo invierà senza fili a un server remoto con tutti i dizionari del mondo. Dopodiché si riceverà la traduzione in real time che sarà proiettata in retina come sottotitoli sul mondo reale. Suggestivo, speriamo solo che non sia così approssimativo come i traduttori online… che a volte aiutano a creare disastri come questo del ristorante Translate Server Error.
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Galik alphabet

Galik alphabet

The Galik alphabet is a version of the traditional Mongolian script devised in 1587 by Ayuush Güüsh (Аюуш гүүш), a translator and scholar who was inspired by the third Dalai Lama, Sonam Gyatso. Ayuush Güüsh added extra letters and used them when transcibing words from Sanskrit and Tibetan in Mongolian religious texts, and later added laters for Chinese sounds as well. Some of these letters are still in use today for writing foreign names.

Notable features

  • Type of writing system: alphabet
  • Direction of writing: left to right in vertical columns running from top to bottom.
  • Most letters have several different forms: initial, medial and final, which are used at the beginning, middle and end of a word respectively. The vowels also have isolated forms.
  • Some letters have different shapes depending on which vowel comes before and/or after them.
  • Used to write: Sanskrit, Tibetan and Chinese words in Mongolian texts

Galik alphabet

Galik alphabet
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Aliens Colonial Marines: Michael Biehn deluso dal doppiaggio

Aliens Colonial Marines: Michael Biehn deluso dal doppiaggio


Durante un’intervista rilasciata ai microfoni di Game Informer; il caporale Hicks del film Aliens, Michael Biehn ha espresso il suo parere riguardo il doppiaggio del gioco, affermando che è stato fatto “senza passione” e “affatto divertente”.

“Il progetto sembrava alquanto privo di passione - ha spiegato Biehn - penso che nei film, nella televisione e nei videogiochi ci siano persone che sono davvero, davvero appassionate e altre che fanno semplicemente il compitino. Questi pensano che avranno un gioco o un film forte solo perché hanno un nome celebre. Sicuramente è stata questa la situazione di Aliens: Colonial Marines.”
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Turbo presentato a Vallelunga dai doppiatori Marco Guadagno e Claudio Bigagli

Turbo presentato a Vallelunga dai doppiatori Marco Guadagno e Claudio Bigagli



Nella curiosa ma appropriata cornice di un corso di guida sicura all'autodromo di Vallelunga, è stato presentato alla stampa italiana Turbo, il nuovo cartoon DreamWorks Animation. Protagonista: la lumachina del titolo, che per un caso fortuito acquisisce la capacità di filare a tutta birra. Ad accompagnare la promozione c'erano Marco Guadagno, storica voce nostrana qui direttore del doppiaggio, e Claudio Bigagli, doppiatore della stralunata lumaca Sbandone.

All'uscita da una delle prove di sicurezza sulla pista, Bigagli ci rassicura: a dispetto del nome del suo personaggio, è riuscito a tenere la macchina con successo, e consiglierebbe comunque a tutti un'esperienza del genere, per mettere a riparo se stessi e gli altri dai rischi della strada. Più che un rischio è stata invece una sfida dedicarsi al doppiaggio, un esordio assoluto per Bigagli: non solo ha gradito molto l'esperienza, ma non esclude di espandere le proprie capacità attoriali in questa branca molto specifica e di grande tradizione.


Chiediamo a questo punto a Guadagno, che senza falsa modestia va fiero di non essere incorso in alcun testacoda, come si possano mettere a proprio agio davanti al microfono dei non-doppiatori: se sono già attori, per Marco basta lasciare che sulle prime "si difendano", assecondandoli nell'appiedare, magari registrando qualcosa insieme a loro. Se il direttore è stato una buona "chioccia", di solito sono gli attori stessi a chiedere dei retake, per dare davvero il meglio. Ad ogni modo il lavoro sull'edizione italiana di Turbo è stato, secondo l'indimenticabile voce italiana del Puffo Quattrocchi, uno dei più rapidi e sereni in assoluto: vecchi amici e colleghi, insieme agli outsider come Bigagli, sono riusciti a "missarsi" in un risultato omogeneo di cui va fiero.

Un veterano come Guadagno ha avuto un punto di vista privilegiato sulla produzione animata degli ultimi vent'anni. Gli chiediamo se qualcosa sia cambiato, se magari non siano cambiati i ritmi degli stessi dialoghi, molto più veloci di un tempo. Errore nostro: ovviamente Marco non è affatto impensierito da queste difficoltà che fanno parte del mestiere, ma si dichiara invece ammirato dalla grande varietà di target che il cinema d'animazione ha guadagnato negli ultimi anni. Non esistono più sul mercato solo cartoon per bambini, e anche il loro lavoro risulta più vario e stimolante.

uali sono i messaggi del film film che più hanno colpito Claudio e Marco? Secondo Bigagli, l'invito a cercare dentro di sè l'energia per superare le difficoltà, senza mai abbattersi. Gli fa eco Guadagno, che nella rinascita dei personaggi sfortunati, che ruotano intorno al successo del piccolo Turbo, vede una metafora di un buon modo per superare la crisi: vederla come un'opportunità e non come una sconfitta.