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Che succede quando il personaggio perde la sua voce?

Che succede quando il personaggio perde la sua voce?


Qualche giorno fa, come annunciato da tv, giornali e radio, il mondo del doppiaggio italiano ha perso uno dei suoi migliori artisti, Tonino Accolla. Per noi era la voce di Eddie Murphy, Jim Carrey, Homer Simpson. E la lista non finisce qui: Billy Crystal, Mickey Rourke, Hugh Grant, Kenneth Branagh. Ma cosa succede quando un doppiatore diventato così importante agli occhi e alle orecchie dei fan scompare? Come rimpiazzare una risata, un balbettio, una frase celebre che suona stonata detta da un’altra bocca? Prendiamo come esempio due mostri sacri del doppiaggio italiano scomparsi pochi anni fa. Nel 2009 morì Oreste Lionello, celeberrimo doppiatore di Woody Allen: lo stesso Allen lo elogiò parlando di quanto il suo “doppio” italiano lo avesse reso un attore migliore di quanto già non fosse. Così, quando uscì To Rome with love, si pose il problema su chi potesse diventare degno successore di Lionello, imitarne i balbettii e le insicurezze vocali senza suscitare il malcontento del pubblico. Prendere la strada della somiglianza vocale con un altro doppiatore o dare nuova vita e verve cambiando completamente timbro? Certo quest’ultima ipotesi sarebbe la più rischiosa, e infatti finora è stata la tattica meno utilizzata; per sostituire Lionello venne preso un suo allievo, doppiatore ed attore piuttosto famoso sul piccolo schermo, Leo Gullotta. Ovvio che la differenza c’è e si sente, tuttavia l’impegno che quest’ultimo ha messo per imitare il suo maestro e la fama che già in parte lo precedeva hanno attutito le critiche più aspre. Nel 2011 venne a mancare Gianni Musy, attore e doppiatore che, come Lionello, ricalcò perfettamente per dieci anni il personaggio interpretato da Ian Mckellen ne Il signore degli anelli, lo stregone Gandalf (e non solo: i fan di Harry Potter lo ricorderanno sicuramente per aver doppiato anche Albus Silente). Così, quando l’anno scorso uscì nelle sale Lo Hobbit e Mckellen tornò ad indossare i panni del suo personaggio, si ripresentò il problema della “degna successione”, e ancora una volta venne applicato lo stratagemma del sostituto famoso anti-critica: per l’occasione fu chiamato Gigi Proietti, e il pubblico accolse positivamente l’interpretazione dell’attore. Chi andrà a sostituire Tonino? Già in rete molti fan se lo chiedono, e sperano che i direttori del doppiaggio scelgano qualcuno con un timbro simile se non uguale a quello a cui tutti siamo abituati, poiché già reduci dal cambio di voce dei personaggi di Marge e Bart. C’è chi fa appello a un noto youtuber che sa imitare perfettamente la voce di Accolla, chi invece non sa immaginarsi un Homer con una voce diversa e dichiara che non vedrà più le nuove stagioni, perché non è la stessa cosa. Non è mai la stessa cosa, ma staremo a vedere. Intanto, buon riposo, Tonino, sei stato “mitico!”.
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LEGO Marvel Super Heroes - Stan Lee e le altre stelle per il doppiaggio del gioco

LEGO Marvel Super Heroes - Stan Lee e le altre stelle per il doppiaggio del gioco

Warner Bros. Interactive Entertainment è lieta di svelare il cast di doppiatori di LEGO Marvel Super Heroes, guidato dalla leggenda dei fumetti, l’unico e inimitabile Stan Lee! Il primo presidente e Chairman di Marvel Comics e co-creatore di famosi personaggi come Spiderman, Hulk, gli X-men, Iron Man e I Fantastici Quattro presterà la sua voce per il suo personaggio in-game in LEGO Marvel Super Heroes che sarà disponibile quest’autunno.

Abbiamo anche un b-roll diStan Lee mentre registra una sessione di doppiaggio di LEGO Marvel Super Heroes. Il video non è utilizzabile in maniera integrale o pubblicabile così com’è. Se ne possono invece utilizzare degli spezzoni per un video articolo. Lo inviamo quindi dietro specifica richiesta e con questa finalità di utilizzo.

Il cast stellare di LEGO Marvel Super Heroes è straordinario, con doppiaggio di oltre 100 personaggi. Il cast completo include Laura Bailey, Dee Bradley Baker, Troy Baker, John Bentley, JB Blanc, Dave Boat, Steve Blum, Greg Cipes, Jeff Combs, John DiMaggio, Robin Atkin Downes, Clark Gregg, James Horan, Andrew Kishino, Phil LaMarr, Yuri Lowenthal, Danielle Nicolet, Nolan North, Adrian Pasdar, Roger Craig Smith, David Sobolov, Tara Strong, Fred Tatasciore, James Arnold Taylor, Kari Wahlgren, and Travis Willingham.

Il gioco sarà disponibile per Xbox 360, PlayStation 3, Wii U, Nintendo DS, Nintendo 3DS, PlayStation Vita, PC, comme pure per console di nuova generazione Xbox One e PlayStation 4.
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German (Deutsch)

German (Deutsch)

German is a Germanic language with about 121 million speakers in Germany, Austria, Switzerland, Lichtenstein, Belgium, Italy, France, Denmark, Poland, Hungary, Romania, Russia, Ukraine, Luxembourg, Czech Republic, Slovakia, Estonia, Latvia, Lithuania, the USA, Canada, Brazil, Argentina, Paraguay, Australia, South Africa and Namibia.
The earliest known examples of written German date from the 8th century AD and consist of fragments of an epic poem, the Song of Hildebrand, magical charms and German glosses in Latin manuscripts. A short Latin-German dictionary, the Abrogans, was written during the 760s.
German literature started to take off during the 12th and 13th centuries in the form of poems, epics and romances. Well known examples include the epic Nibelungenlied (the Song of the Nibelungs) and Gottfried von Straßburg's Tristan. The language used is now known as mittelhochdeutsche Dichtersprache (Middle High German poetic language). During this period Latin was gradually replaced by German as the language of official documents.

Varieties of German used in writing

High German (Hochdeutsch)

High German began to emerge as the standard literary language during the 16th century. Martin Luther's translation of the Bible, which he completed in 1534, marks the beginning of this process. The language he used, based partly on spoken German, became the model for written German.

Swiss German (Schweizerdeutsch or Schwyzerdütsch)

A variety of German spoken by about 4 million people in Switzerland, occasionally appears in writing in novels, newspapers, personal letters and diaries.
Regional varities of German, or Mundarten, also occasionally appear in writing; mainly in 'folk' literature and comic books such as Asterix.

Written German script styles

Fraktur

Fraktur was used for printed and written German from the 16th century until 1940. The name Fraktur comes from Latin and means "broken script". It is so called because its ornamental twiddly bits (curlicues) break the continuous line of a word. In German it is usually called the deutsche Schrift (German script).
Fraktur was also used for a number of other languages, including Finnish, Czech, Swedish, Danish and Norwegian.
Fraktur alphabet

Notes

The second lowercase s appears at the ends of syllables, except in the following combinations: ss, st, sp, sh and sch, while the first (ſ) appears everywhere else. The symbol ß (scharfes S or Eszett) is a combination of the long s and z, or a combination of the two types of s: there is some dispute about origin of this symbol. For further details, see: http://en.wikipedia.org/wiki/ß.

Sample text in Fraktur

Sample text in Fraktur

Sütterlin

Sütterlin was created by the Berlin graphic artist L. Sütterlin (1865-1917), who modelled it on the style of handwriting used in the old German Chancery. It was taught in German schools from 1915 to 1941 and is still used by the older generation.

Sütterlin alphabet

Sample text in Sütterlin

Sample text in Sütterlin


Modern German alphabet
A a B b C c D d E e F f G g H h I i J j K k L l M m
a be ce de e ef ge ha i jot ka el em
N n O o P p Q q R r S s T t U u V v W w X x Y y Z z
en o pe ku er es te u vau we iks üpsilon zet

German pronunciation

German pronunciation

German pronunciation notes

Sample text in German

Alle Menschen sind frei und gleich an Würde und Rechten geboren. Sie sind mit Vernunft und Gewissen begabt und sollen einander im Geist der Brüderlichkeit begegnen.

Translation



All human beings are born free and equal in dignity and rights. They are endowed with reason and conscience and should act towards one another in a spirit of brotherhood. 
(Article 1 of the Universal Declaration of Human Rights)
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SEI TRADUTTORE? VUOI LAVORARE CON L’UNIONE EUROPEA?

SEI TRADUTTORE? VUOI LAVORARE CON L’UNIONE EUROPEA?

Con lo slogan “Tradurre idee, non solo parole” la Commissione europea ha pubblicato il bando per traduttori di lingua italiana presso le istituzioni dell’UE. Per candidarsi è necessario registrarsi (online) entro le ore 12.00 (ora di Bruxelles) del 13 agosto 2013 sul sito dell’EPSO, l’Ufficio europeo di selezione del personale. Per saperne di più scarica il pdf
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Il Galateo spiegato agli americani. Monsignor Della Casa in versione 2.0

Il Galateo spiegato agli americani. Monsignor Della Casa in versione 2.0

ROMA – Il Galateo spiegato agli americani. Nuova traduzione da Monsignor Della Casa. Mangiare con forchetta e coltello a tavola, evitare di sputare o altre spiacevoli evacuazioni in sala da pranzo, fornicare con la serva, ma anche sorvegliare i piatti degli altri, fare le pur doverose abluzioni in pubblico, leggere la posta personale in compagnia, irridere gli altrui difetti…Oggi ci sembrano raccomandazioni scontate, chi osasse orinare nel vaso di fiori davanti a tutti sarebbe arrestato per atti osceni in luogo pubblico. Ma l’evoluzione del gusto, il codificarsi dei comportamenti signorili è un lungo processo culturale cui le nazioni si sono conformate attraverso diversi stadi di accettazione. Il punto fermo, in ogni caso, almeno per l’etichetta occidentale, resta “Il Galateo, overo de’ costumi” di Monsignor Giovanni Della Casa, anno di grazia 1558, quando da nunzio apostolico l’elegante prelato serviva il Papa a Venezia.
Una nuova importante traduzione uscita negli Stati Uniti, a cura di M.F. Rusnak (Galateo. Or the Rules of Polite Behavior, University of Chicago Press) recensita dal New York Times, ripropone l’affascinante questione della nascita della moderna concezione della raffinatezza, o del condursi correttamente in società. Secondo il curatore, la grande novità, il messaggio di Della Casa è sintetizzabile in questa formula: “Non essere disgustoso”. Non fare schifo è la condizione per consentire modelli di urbanità  e promuovere maniere incivilite. Insomma, per il nostro stesso interesse, è preferibile omettere anche il lavaggio in pubblico delle mani per non richiamare alla mente degli astanti indiscrete precedenti sozzerie. Tra le “cose laide e da non fare”:
Percioché non solamente non sono da fare in presenza degli uomini le cose laide o fetide o schife o stomachevoli, ma il nominarle anco si disdice; e non pure il farle et il ricordarle dispiace, ma eziandio il ridurle nella imaginazione altrui con alcuno atto suol forte noiar le persone. E perciò sconcio costume è quello di alcuni che in palese si pongono le mani in qual parte del corpo vien lor voglia. Similmente non si conviene a gentiluomo costumato apparecchiarsi alle necessità naturali nel conspetto degli uomini; né, quelle finite, rivestirsi nella loro presenza; né pure, quindi tornando, si laverà egli per mio consiglio le mani dinanzi ad onesta brigata, conciosiaché la cagione per la quale egli se le lava rappresenti nella imaginazion di coloro alcuna bruttura. E per la medesima cagione non è dicevol costume, quando ad alcuno vien veduto per via (come occorre alle volte) cosa stomachevole, il rivolgersi a’ compagni e mostrarla loro. E molto meno il porgere altrui a fiutare alcuna cosa puzzolente, come alcuni soglion fare con grandissima instanzia, pure accostandocela al naso e dicendo: – Deh, sentite di grazia come questo pute! –; anzi doverebbon dire: – Non lo fiutate, percioché pute –. E come questi e simili modi noiano quei sensi a’ quali appartengono, così il dirugginare i denti, il sufolare, lo stridere e lo stropicciar pietre aspre et il fregar ferro spiace agli orecchi, e deesene l’uomo astenere più che può.
Chi abbia più dimestichezza con la lingua inglese potrà avvantaggiarsi della lettura della traduzione in inglese moderno e comprensibile. Ma non faccia l’errore di considerare il Galateo solo un manuale di buone maniere o di come si apparecchia la tavola di un signore. La rivoluzione gentile impone le regole della vita in città, accende il moderno con i colori tenui di conversazioni delicate, di nuove virtù che inducano gli uomini a essere “appropriati, piacevoli ed educati”. Ma non bastava essere leali e generosi? Sì, forse, ma è più facile e redditizio, per una buona convivenza, intanto godere del vantaggio delle buone maniere. Il rischio dell’ipocrisia è in agguato, ma non è forse l’ipocrisia l’unico vizio che omaggi la virtù?