| No comment yet

ARISA NEI PANNI DELLA DOPPIATRICE PER CATTIVISSIMO ME 2

ARISA NEI PANNI DELLA DOPPIATRICE PER CATTIVISSIMO ME 2

Arisa darà la voce al personaggio di Lucy Wilde in “Cattivissimo me 2”, il film che arriverà nelle sale statunitensi il 3 luglio e in quelle italiane il 17 ottobre. Nel cast dei doppiatori italiani ci sono anche Max Giusti e Neri Marcorè. Inoltre Arisa si metterà a disposizione per una lezione personale di canto che regalerà il 30 giugno a Milano al vincitore dell’asta benefica “Charitystars”, il cui ricavato andrà a Medici senza frontiere. L'associazione fornisce alle popolazioni in difficoltà assistenza medica d'emergenza salvavita e sta portando avanti il “Progetto Masisi - La sfida contro il morbillo in Congo”. La cantante sarà anche tra i protagonisti del Festival Giorgio Gaber 2013.
| No comment yet

Dalecarlian Runes

Dalecarlian Runes    Dalecarlian runes

Dalecarlian runes were a runic alphabet used in the Swedish province of Dalarna/Dalecarlia until the early 20th century, mainly to write the Elfdalian language. They developed from Younger Futhork during the 16th century and other time became increasingly mixed with letters from the Latin alphabet. This alphabet is also known as Elfdalian runes or dalrunes.
This alphabet was mainly inscribed into wood and stone on furniture, buildings, bowls, measuring sticks, etc. to write the names of the owners and/or makings. The earliest known inscription in Daelcarlian runes, for example, appears on a bowl from Åsen, a village in Älvdalen parish, and says "Anders has made (this) bowl anno 1596".

Notable features

  • Type of writing system: alphabet
  • Direction of writing: left to right in horizontal lines
  • Used to write: mainly Elfdalian

Dalecarlian runes

Dalecarlian runes

Notes


  • The names of the letters come from Runakänslanäs läräspan (The first knowledge of runic learning) a copperplate engraving by Johannes Bureus dating from 1599.
  • The shapes of the letters changed over time, so most letters have several different shapes. 
| No comment yet

Inchiesta bestiame: patois lingua difficile da tradurre e l'incubo della prescrizione

Inchiesta bestiame: patois lingua difficile da tradurre e l'incubo della prescrizione


Chiesta ancora una proroga per le traduzioni e trascrizioni delle intercettazioni dal patois all'italiano


AOSTA. E' dai tempi della ricerca spasmodica del significato dei geroglifici egiziani che non si vedevano dei luminari delle traduzioni in cosi grande difficoltà. E' infatti da gennaio 2012 che l'intelligenza dei periti valdostani incaricati di tradurre nella lingua italiana le intercettazioni telefoniche in patois degli indagati dell'inchiesta sul bestiame contaminato e le Fontine adulterate è messa sotto pressione.
Ci si aspettava che dopo le varie nomine di periti, ben quattro a tutt'oggi, e dopo circa 18 mesi di lavoro la matassa sarebbe stata sbrogliata. Invece qualcosa non va. A quanto pare questi luminari non hanno trovato la Stele di Rosetta valdostana che avrebbe permesso una rapida traduzione di queste numerose conversazioni in una lingua a quanto pare troppo misteriosa e complessa.
L'ultimo rinvio il GUP di Aosta lo ha concesso lo scorso 7 Febbraio con una proroga di 120 giorni. Ci si aspettava che il 9 luglio queste traduzioni fossero consegnate. E' invece di oggi la notizia che i quattro periti hanno chiesto una nuova proroga.
Ora ci si chiede se la concessione di queste proroghe fermino i termini della prescrizione. In caso contrario, il timore è che nel cercare il traduttore universale i quattro periti stiano, "involontariamente", spingendo questa inchiesta verso la prescrizione. Anche perché le indagini sono iniziate nei primi mesi del 2008.

Certo che se al nostro Silvio Berlusconi fosse venuto in mente di dialogare con le sue ospiti in patois nelle famose serate mondane, il Tribunale di Milano sarebbe ancora lontanissimo dall'emettere una sentenza. 
| No comment yet

Oirat Clear Script

Oirat Clear Script (Todo Bichig)

Kalmyk (Хальмг келн)

Kalmyk is a member of the Kalmyk-Oirat subgroup of Mongolic languages. It is spoken by about 500,000 people in Kalmykia in the Russian Federation between the Volga and Don rivers, and in Western China and in Western Mongolia.
Kalmyk was first written with the Uyghur script in the 11th century. Then in 1648 a Kalmyk Buddhist monk called Zaya Pandita Oktorguin Dalai created the Kalmyk alphabet or Todo Bichig (Clear Script) by adapting the Classical Mongolian script. The Clear script is still used by Kalmyks in China, but Kalmyks in Russia adopted the Cyrillic alphabet, as shown below, in 1924.

Kalmyk-Oirat Clear Script (Todo Bichig)

The Kalmyk-Oirat Clear Script is written in vertical columns running from top to bottom and left to right. Each letter has a different shape depending where it appears in a word, and special letters are used for combinations of some letters.

Oirat Clear Script


Kalmyk alphabet and pronunciation

Kalmyk alphabet and pronunciation

Notes

  • в = [v] in Russian names and loanwords
  • At the beginning of words, e = [jɛ], ë = [jɔ]
  • Letters in blue are only used in Russian names and loanwords
Information about Kalmyk pronunciation compiled by Wolfram Siegel.

Sample text in Kalmyk (Oirat Clear Script)

Sample text in the Kalmyk Clear Script

Sample text in Kalmyk (Cyrillic)

Мана Теңгрин эцк! Нернтн әрүн болтха! Тана йосн иртхә! Тенгрт бутсн таалтн һазр деер бүттхә! Эркн кергтә өдмг Эндр өдрт илгәһит! Яһҗ бидн күүнә килнц тәвнәвидн, Тиигҗ Та килнцмдн тәвүлит! Сөрдг юмнла бичә харһулыт! Эрлгәс гетлгит!

Transliteration

Mana Teñgrin eck! Nerntn ärün boltxa! Tana josh irtxä! Tengrt butsn taaltn hazr deer büttxä! Erkn kergtä ödmg Endr ödrt ilgähit Jahǧ bidn küünä kilnc täwnüwidn, Tiigǧ Ta kilncmdn täwülit! Södg jumnla biča xarhulyt! Erlgäs getlgit!

Translation


Our Father, who art in heaven, hallowed be thy name; thy kingdom come, thy will be done, on earth as it is in heaven. Give us this day our daily bread, and forgive us our trespasses, as we forgive those who trespass against us; and lead us not into temptation, but deliver us from evil. Amen. 
| No comment yet

Le traduzioni più brutte dei titoli dei film: trent’anni da dimenticare

Le traduzioni più brutte dei titoli dei film: trent’anni da dimenticare

Tutto ebbe inizio nei lontani anni ’80 quando una serie di traduttori spinti da alcuni produttori in preda ad una sorta di follia mistico-commerciale ebbero la malaugurata idea di rendere più appetibili le pellicole internazionali che approdavano nelle nostre sale modificandone di sana pianta i titoli che come tutti ben sanno sono l’anima e la summa del pensiero e del contenuto del film stesso, ma a loro la cosa parve non essere vitale


Si cominciò col massacrare gli horror, dopo che il successo di cassetta Evil Dead di Sam Raimi era diventato La casa, qualsiasi film che seguì divenne una sorta di brochure immobiliare, La casa 2,3, fino al thrillerThe horror show diventato La casa 7, ma non dimentichiamo The Texas chainsaw massacre di Tobe Hooper divenuto Non aprite quella porta che scatenò la fantasia dei produttori sfornando una sequela di risibili e minacciosi avvertimenti come Non entrate in quella scuola (Prom Night), Non aprite quell’armadio (Monster in the closet), ormai si sfiorava veramente il ridicolo.
In questi ultimi anni sembra che questa mania di trasformare i titoli snaturandone il significato colpisca più che altro le commedie, ricordiamo The runaway bride diventato Se scappi…ti sposo, The break-up con Jennifer Aniston trasformato nel delirante ti odio, ti lascio ti…, ma l’esempio più eclatante è  la bellissima e surreale commedia con Jim Carrey e Kate Winslet Eternal sunshine of the spotless mind, questo poetico titolo è diventato l’orrido Se mi lasci ti cancello.


Ad oggi sono centinaia i titoli di film vittime di queste storture, questione commerciale o semplice poca fantasia da parte degli addetti ai lavori?, comunque spezziamo una lancia a favore della tendenza degli ultimi anni di lasciare i  titoli originali, magari accompagnati da un sottotitolo italiano esplicativo, che ci salva non poco da questa pessima abitudine tutta italiana.