Le traduzioni più brutte dei titoli dei film: trent’anni da dimenticare
Le traduzioni più brutte dei
titoli dei film: trent’anni da dimenticare
Tutto ebbe inizio nei lontani
anni ’80 quando una serie di traduttori spinti da alcuni produttori in preda ad
una sorta di follia mistico-commerciale ebbero la malaugurata idea di rendere
più appetibili le pellicole internazionali che approdavano nelle nostre sale
modificandone di sana pianta i titoli che come tutti ben sanno sono l’anima e
la summa del pensiero e del contenuto del film stesso, ma a loro la cosa parve
non essere vitale
Si cominciò col massacrare gli
horror, dopo che il successo di cassetta Evil Dead di Sam Raimi era diventato
La casa, qualsiasi film che seguì divenne una sorta di brochure immobiliare, La
casa 2,3, fino al thrillerThe horror show diventato La casa 7, ma non
dimentichiamo The Texas chainsaw massacre di Tobe Hooper divenuto Non aprite
quella porta che scatenò la fantasia dei produttori sfornando una sequela di
risibili e minacciosi avvertimenti come Non entrate in quella scuola (Prom
Night), Non aprite quell’armadio (Monster in the closet), ormai si sfiorava
veramente il ridicolo.
In questi ultimi anni sembra che
questa mania di trasformare i titoli snaturandone il significato colpisca più
che altro le commedie, ricordiamo The runaway bride diventato Se scappi…ti
sposo, The break-up con Jennifer Aniston trasformato nel delirante ti odio, ti
lascio ti…, ma l’esempio più eclatante è
la bellissima e surreale commedia con Jim Carrey e Kate Winslet Eternal
sunshine of the spotless mind, questo poetico titolo è diventato l’orrido Se mi
lasci ti cancello.
Ad oggi sono centinaia i titoli
di film vittime di queste storture, questione commerciale o semplice poca
fantasia da parte degli addetti ai lavori?, comunque spezziamo una lancia a
favore della tendenza degli ultimi anni di lasciare i titoli originali, magari accompagnati da un
sottotitolo italiano esplicativo, che ci salva non poco da questa pessima
abitudine tutta italiana.
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