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La traduzione simultanea? La fa il software

La traduzione simultanea? La fa il software


«I risultati non sono perfetti. Ci sono ancora un po’ di errori. Ma questa tecnologia è davvero promettente». Quando Rick Rashid, direttore della divisione ricerca di Microsoft, ha pronunciato queste parole a un evento in Cina, la sala si è subito sciolta in potente applauso.

In realtà l’ovazione non era tanto per lui, quanto per la voce robotica che aveva tradotto all’istante le sue parole in perfetto mandarino, mimando anche le inflessioni della sua voce. Quello che Rashid stava mostrando era, infatti, il primo prototipo di un traduttore automatico che funziona in tempo reale.

Qualcosa del genere si era vista solo in Star Trek, ma ora è diventato realtà grazie agli avanzamenti tecnologici in tre diversi ambiti:
1. il riconoscimento vocale (attraverso software che emulano i circuiti neuronali per trascrivere meglio i suoni);

2. la traduzione automatica (che è di molto migliorata da quanto esistono database basati su corpora dinamici);

3. la sintesi vocale (dopo aver ascoltato il parlante per 20 minuti, il sistema riesce a riprodurne il tono).

Come ha sottolineato Rashid, il sistema non è affatto perfetto: bisogna infatti ancora parlare lentamente, evitando frasi troppo lunghe e senza troppi rumori di fondo. L’esatto contrario di quanto avviene nella realtà, come sanno bene i clienti dell’operatore giapponese NTT DoCoMo che è stato il primo a introdurre un traduttore telefonico automatico verso l’inglese e il coreano. Chi l’ha provato dice che per ora riesce a tradurre bene solo poche frasi cortesi. Ma funziona molto meglio del sistema automatico di sottotitolazione di YouTube che potete attivare per verificare (e farvi due risate a notare gli strafalcioni che fa nel riconoscimento delle parole).
Insomma, la strada è ancora lunga, ma non è più solo roba da film di fantascienza.
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Tai Dam alphabet

Tai Dam alphabet   Tai Dam alphabet

Origin

The origins of the Tai Dam alphabet are unknown, though the shapes of the letters suggest that they might have been modelled on the Lao and/or Thai alphabets. Alternative writing systems, including some based on the Latin alphabet, are also used to write Tai Dam.

Notable features

  • Type of writing system: alphabet
  • Direction of writing: left to write in horizontal lines
  • Each consonant letter has a high and low form, which combined with the presence or absence of the two tones marks, is used to indicate the six tones of the Tai Dam language.
  • The high consonants are also used for the syllable final letters: -w, -y, -m, -n and -ng. The syllable final -k is written with the low letter k.
  • Vowels are indicated using diacritics which appear above, below or to the left and/or right of the consonant letters.
  • There is no standard order for the consonants, instead each scribe uses his own order.

Used to write:

Tai Dam, or Black Tai/Tai Noir, a Tai-Kadai language closely related to Lao and Thai which is spoken by around half a million people in north-western Vietnam and northern Laos. There are also Tai Dam speakers in Yunnan province of China, and in parts of northeastern and central Thailand, where they are known as Lao Song or Lao Song Dam.

Tai Dam alphabet

Tai Dam consonants

Additional symbols

These ideographic symbols are customarily addded after consonants
Tai Dam additional symbols

Vowel diacritics

Tai Dam vowel diacritics

Tone indication

(no mark) Tai Dam tone marker               Tai Dam tone marker
low consonants           tone 1            tone 2 tone 3
high consonants tone 4 tone 5 tone 6

Tai Dam sample text


Tai Dam sample text
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La Chiesa onora il dottor Yamaura, traduttore delle “Bibbie della speranza”

La Chiesa onora il dottor Yamaura, traduttore delle “Bibbie della speranza”

Il nunzio apostolico mons. Chennoth gli ha conferito l’onorificenza pontificia “Pro Ecclesia et Pontifice”, medaglia che viene concessa ai laici e agli ecclesiastici che si sono distinti per il loro servizio verso la Chiesa. Nel corso degli anni il medico si è impegnato per tradurre il Vangelo nel dialetto kesen e ha presentato la fede cattolica per rispondere al dramma di Fukushima.

Tokyo (AsiaNews) - La Chiesa cattolica ha deciso di onorare il dottor Leo Harutsugu Yamaura, medico che per tutta la vita ha lavorato per i poveri e che ha tradotto la Bibbia in kesen, dialetto della prefettura di Iwate. Il nunzio apostolico in Giappone gli ha infatti conferito l'onorificenza pontificia "Pro Ecclesia et Pontifice", che viene concessa ai laici e agli ecclesiastici che si sono distinti per il loro servizio verso la Chiesa.

La cerimonia si è svolta presso la Nunziatura apostolica di Tokyo alla presenza di tutti i vescovi giapponesi (impegnati in questi giorni nei lavori dell'Assemblea plenaria ordinaria) e dei presidenti e vice-presidenti dei Superiori Maggiori. Il medico ha ringraziato il nunzio, il siro-malabarese Mar Joseph Chennoth, per l'onore concesso.

Il dottor Yamaura ha lavorato una vita intera per trasmettere e far penetrare in profondità nei cuori della gente il Vangelo di Cristo. Per raggiungere lo scopo ha deciso di tradurre la Bibbia nella sua lingua locale, il kesen. Nell'aprile del 2004, insieme all'allora vescovo di Sendai mons. Francesco Osamu Mizobe, il medico si è recato in Vaticano e ha offerto questi Vangeli a Giovanni Paolo II.

Negli ultimi anni la sua opera ha avuto un'enorme eco collegata - suo malgrado - al terribile tsunami che ha devastato le coste giapponesi l'11 marzo del 2011. Il medico aveva appena concluso le bozze per la stampa di  "Gesù di Galilea・ Traduzione giapponese dei Quattro Vangeli, Nuovo Testamento" quando la sua clinica venne allagata dall'onda anomala provocata dal terremoto subacqueo.

Senza luce, gas ed acqua, per diversi giorni il dottor Yamaura - senza dormire né riposare -  ha cercato con tutto se stesso di rispondere ai bisogni dei tanti pazienti del posto che venivano ogni giorno per chiedere cure e medicine. Ma nella tragedia il suo lavoro si è salvato, e le "Bibbie dello tsunami" sono divenute un segno di speranza per tutti i giapponesi.


Dopo l'esperienza del grande terremoto gli sono arrivate da tutto il Paese delle richieste di conferenze, e rispondendo a queste richieste il medico ha scelto come uno dei titoli dei suoi discorsi "Dio, tu sei il Sommo Bene. Noi non piagnucoliamo. Va bene così. Accettiamo questa catastrofe". Nel corso di questi incontri spiega il suo credo dicendo che "il modo di vivere di un credente dovrebbe essere in grado di superare la tragedia con la fede". I suoi discorsi commuovono tante vittime della catastrofe e persone, che - cristiani o no - si domandano il significato della sofferenza di questo terremoto.
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Elbasan alphabet

Elbasan    Elbasan

The Elbasan alphabet was invented around the middle of the 18th century and named after the city of Elbasan in central Albania. It was used mainly in a document called the Elbasan Gospel Manuscript, or Anonimi i Elbasanit (The Anonymous of Elbasan) in Albanian, which was created at St Jovan Vladimir's Church, published in 1761, and can now be found in the National Archives of Albania in Tiranë.

Notable features

  • Type of writing system: alphabet
  • Direction of writing: left to right
  • Used to write: Albanian
  • Consists of 40 letters: 35 common ones, and 5 there are used on rarely
  • Each letter represents one phoneme

Elbasan alphabet


Elbasan script
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PREMI: EDITORI RIUNITI VINCE TRADUZIONE 2012

PREMI: EDITORI RIUNITI VINCE TRADUZIONE 2012

18/06/2013
PER LA COLLANA ASCE; RICONOSCIMENTO MINISTERO BENI CULTURALI
(ANSA) - TRIESTE, 18 GIU - Editori Internazionali Riuniti ha vinto il primo Premio nazionale per la traduzione 2012 istituito dal Ministero per i beni e le Attività Culturali, per la Asce, nella quale sono pubblicati testi inediti e dimenticati della grande letteratura internazionale. Il premio è motivato per l’innovazione e l’originalità del lavoro di traduzione e del progetto editoriale. La premiazione si terrà domani mattina nella Sala della Crociera, a Roma.