La Chiesa onora il dottor Yamaura, traduttore delle “Bibbie della speranza”
La Chiesa onora il dottor Yamaura, traduttore delle “Bibbie della speranza”
Il nunzio apostolico mons. Chennoth gli ha conferito
l’onorificenza pontificia “Pro Ecclesia et Pontifice”, medaglia che viene
concessa ai laici e agli ecclesiastici che si sono distinti per il loro
servizio verso la Chiesa.
Nel corso degli anni il medico si è impegnato per tradurre il
Vangelo nel dialetto kesen e ha presentato la fede cattolica per rispondere al
dramma di Fukushima.
Tokyo (AsiaNews) - La Chiesa cattolica ha deciso di onorare il dottor
Leo Harutsugu Yamaura, medico che per tutta la vita ha lavorato per i poveri e
che ha tradotto la Bibbia
in kesen, dialetto della prefettura di Iwate. Il nunzio apostolico in Giappone
gli ha infatti conferito l'onorificenza pontificia "Pro Ecclesia et
Pontifice", che viene concessa ai laici e agli ecclesiastici che si sono
distinti per il loro servizio verso la Chiesa.
La cerimonia si è svolta presso la Nunziatura apostolica
di Tokyo alla presenza di tutti i vescovi giapponesi (impegnati in questi
giorni nei lavori dell'Assemblea plenaria ordinaria) e dei presidenti e
vice-presidenti dei Superiori Maggiori. Il medico ha ringraziato il nunzio, il
siro-malabarese Mar Joseph Chennoth, per l'onore concesso.
Il dottor Yamaura ha lavorato una vita intera per
trasmettere e far penetrare in profondità nei cuori della gente il Vangelo di
Cristo. Per raggiungere lo scopo ha deciso di tradurre la Bibbia nella sua lingua
locale, il kesen. Nell'aprile del 2004, insieme all'allora vescovo di Sendai
mons. Francesco Osamu Mizobe, il medico si è recato in Vaticano e ha offerto
questi Vangeli a Giovanni Paolo II.
Negli ultimi anni la sua opera ha avuto un'enorme eco
collegata - suo malgrado - al terribile tsunami che ha devastato le coste
giapponesi l'11 marzo del 2011. Il medico aveva appena concluso le bozze per la
stampa di "Gesù di Galilea・ Traduzione giapponese dei
Quattro Vangeli, Nuovo Testamento" quando la sua clinica venne allagata
dall'onda anomala provocata dal terremoto subacqueo.
Senza luce, gas ed acqua, per diversi giorni il dottor
Yamaura - senza dormire né riposare - ha
cercato con tutto se stesso di rispondere ai bisogni dei tanti pazienti del
posto che venivano ogni giorno per chiedere cure e medicine. Ma nella tragedia
il suo lavoro si è salvato, e le "Bibbie dello tsunami" sono divenute
un segno di speranza per tutti i giapponesi.
Dopo l'esperienza del grande terremoto gli sono arrivate da
tutto il Paese delle richieste di conferenze, e rispondendo a queste richieste
il medico ha scelto come uno dei titoli dei suoi discorsi "Dio, tu sei il
Sommo Bene. Noi non piagnucoliamo. Va bene così. Accettiamo questa
catastrofe". Nel corso di questi incontri spiega il suo credo dicendo che
"il modo di vivere di un credente dovrebbe essere in grado di superare la
tragedia con la fede". I suoi discorsi commuovono tante vittime della
catastrofe e persone, che - cristiani o no - si domandano il significato della
sofferenza di questo terremoto.
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