Vietnam: verso isolamento con legge su traduzione simultanea tv straniere
Vietnam: verso isolamento con legge su traduzione simultanea tv straniere
Nuova stretta alla libera' d'informazione in Vietnam, paese che fa un passo avanti verso l'isolamento mediatico e che da tempo e' tristemente collocato da Reporter Senza Frontiere al 172esimo posto, su 179, nell'indice sulla liberta' di stampa. Nel paese del partito unico e' entrata ieri in vigore una norma che obbliga i canali stranieri - e di conseguenza le emittenti che ne trasmettono i programmi - a fornire la traduzione simultanea in lingua vietnamita di tutti i contenuti; un'operazione altamente costosa per le emittenti e difficile da attuare in tempi brevi, nonche' un pretesto per sospendere facilmente le trasmissioni che diffondono ''contenuti sensibili''. La prima ad adeguarsi alla nuova norma e' stata la televisione satellitare K+, una joint venture tra la francese Canal+ e la compagnia televisima di stato vietnamita, costretta ad interropere le trasmissioni ''per rispetto delle nuove normative del Ministero delle Comunicazioni'' - come ha fatto sapere ai suoi abbonati. L'emittente era solita trasmettere diversi programmi della Cnn e Bbc, la cui diffusione era gia' limitata a 30 minuiti giornalieri in modo da permettere alle autorita' governative di controllare i contenuti dei programmi in onda. Nello Stato in cui per legge e' vietata la presenza di organi di stampa privati, oggi l'unica televisione a trasmettere contenuti provenienti dal resto del mondo e' la Vtv, la televisione di Stato.
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