| No comment yet

Barletta - Concorso Juvenes Translatores

Barletta - Concorso Juvenes Translatores

L’UFFICIO EUROPA INFORMA

Fonte: Sportello Europe Direct Barletta 

– Si terrà anche quest’anno il concorso di traduzione Juvenes Translatores riservato agli studenti delle scuole superiori. I testi da tradurre riguarderanno la cittadinanza UE e i benefici che ne comporta. 

Il concorso, giunto alla settima edizione, si svolgerà il 28 novembre contemporaneamente in tutte le scuole selezionate. Verranno ammesse al concorso oltre 760 scuole,ciascuna delle quali potrà iscrivere dai 2 ai 5 alunni di qualsiasi nazionalità.

I traduttori della Commissione europea (Direzione generale della Traduzione) correggeranno e sceglieranno la traduzione migliore per ciascuno Stato membro. I vincitori verranno invitati a Bruxelles per partecipare alla cerimonia di premiazione nell'aprile 2014.

È possibile iscriversi entro il 20 ottobre compilando l'apposito modulo online disponibile in tutte le lingue ufficiali UE. 
| No comment yet

Tradurre il Talmud per lanciare Ferrara

Tradurre il Talmud per lanciare Ferrara

«Tutti fuori. La riunione è riservata. Devono parlare del Talmud». Va bene che era la vigilia dello shabbat, il sabato ebraico, e l'incontro è stato convocato dentro il Meis, ma il Talmud ci è subito sembrato un pretesto per mimetizzare temi altri, più forti, segreti. E invece no. I riuniti come in un sinedrio ferrarese nel chiuso della direzione del Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah hanno davvero discusso del testo sacro della fede giudaica.
Il nuovo progetto ferrarese è immenso: tradurre lo scritto sapienziale che sostiene quella fede e quella cultura, in italiano. Operazione mai avvenuta, se si considera che il Talmud per la sua possanza conosce soltanto trasposizioni in ebraico moderno e in inglese. L’impresa piace al ministro Massimo Bray che venerdì a Ferrara ha detto di credere nel progetto incompiuto del Meis nell’ex carcere di via Piangipane. Lui, il ministro digitale, assorto, mai stanco di vedere e ascoltare, magro e bianco, ha detto e ripetuto nella nostra città che i musei nuovi gli piacciono, ma devono essere innanzi tutto laboratori di ricerca, non soltanto strutture espositive. E ha ragione. Ferrara ebraica e museo dell’ebraismo sono funzionali appunto all’idea di far coesistere la struttura con l’officina della traduzione del Talmud. L’incontro riservato ha quindi fortificato il senso e la dinamica della struttura ex carceraria, anche perché ha compreso e messo a confronto i massimi livelli locali, regionali, nazionali. Dietro la porta chiusa, intorno al tavolo due ministri, Bray e Franceschini, l’assessore regionale alla cultura Mezzetti, la direttrice regionale dei beni culturali Di Francesco, il prefetto Raimondo, il sindaco Tagliani con gli assessori alla cultura e all’urbanistica Maisto e Fusari, la presidente della Provincia Zappaterra, il presidente della fondazione Meis e il direttore del museo Calimani e Finardi. Più quartier genere di così. Il progetto di traduzione in italiano del Talmud potrebbe trovare proprio nell’Expo 2015 un’occasione per il lancio e l’illustrazione a livello mondiale. Perché una impresa di questo genere chiamerà per forza a raccolta biblisti, esperti di lingue antiche, filologi, storici. Cultura non esposta, ma in movimento, secondo il Bray-pensiero. Dottrina, la sua, molto minimalista e apprezzata, che sa vedere e concepire anche la fine temuta di questo governo. Bray è consapevole che – se l’esecutivo finirà dall’oggi al domani - lui avrà comunque lavorato bene e non avrà rammarichi: non ci sono soste nel suo andare e venire per la penisola e le isole, e neanche acrobazie politiche preistoriche o italiote (di quell’Italia che va autodeprimendosi). L’assessore alla cultura Maisto è arci-certo che il Meis aprirà con i plessi espositivi fondamentali nel 2016 e che per chiudere il cantiere sono disponibili dagli 11 ai 12 milioni di euro. La riunione a porte chiuse è stata necessaria anche per fare chiarezza sulla nuova composzione del consiglio della fondazione che dal ministero va aspettando ancora indicazioni sul numero delle rappresentanze. Il ministro Franceschini è parso determinato – e ci mancherebbe, gioca in casa – sul Meis. Immagina di far riverberare il decreto Valore Cultura con ulteriori finanziamenti almeno nei prossimi dieci anni e dai venturi governi per chiudere il capitolo di via Piangipane. Dieci anni e venturi governi: questo è il ritmo lento delle imprese culturali (e turistiche) del beneamato Paese, purtroppo.
Ma quella impartita venerdì dal ministro Bray è stata una lezione di normalità. Piccoli gesti fisici, verbali, economici: ha lasciato la scorta chissà dove quando eravamo abituati a fenomeni processionali in doppiopetto e auto altrettanto blu con salamelecco anche al più basso in grado nella gerarchia ministeriale; mi ha raccontato di sua madre nata in Turchia, ad Izmir, e della sua formazione leccese, non appena ha visto, annusato e goduto della sarabanda del mercato ferrarese; ha preteso di pagare il catalogo dei Diamanti. Questi dovrebbero essere lo stile e il passo della rivoluzione culturale italiana: il ritorno a un’umanità quotidiana, solare e severa, che pretende di tradurre il Talmud al tempo di internet, a Ferrara. Proviamoci.
| No comment yet

Sigmo, il traduttore vocale per viaggiare ovunque

Se imparare nuove lingue non è esattamente il vostro forte, ma vi piace viaggiare e comunicare con gli altri quando siete all’estero, Sigmo può venirvi in soccorso.

Questo strumento, non molto più grande di una scatola di Tic-Tac, è in grado di tradurre le vostre conversazioni in più di 25 lingue.

Il suo funzionamento è semplice: voi parlate accanto al microfono nella vostra lingua madre e Sigmo traduce immediatamente le vostre parole nella lingua che avete selezionato in precedenza. Un modo molto utile per non spendere ore a cercare di farvi capire al ristorante, in treno, per strada e in tutte quelle tipiche situazioni in cui ci può trovare in difficoltà all’estero.

Benché l’oggetto sia ancora in fase di finaziamento su Indiegogo (sono già stati raccolti 15.000 dollari) i suoi creatori stanno già pensando di sviluppare lo stesso prodotto in versione offline (il prototipo attuale richiede una connessione).

| No comment yet

Translations of Economic Texts into and from European Languages. International Conference. University of Pisa, 12-14 September 2013

Translations of Economic Texts into and from European Languages. International Conference. University of Pisa, 12-14 September 2013

The Conference marks the final step of an European research project entitled “Economics e-translations into and from European Languages: an online platform (EE-T)”, an LLP/Erasmus multilateral project funded by the European Union.

The Conference jointly hosts a workshop of image_minithe Research Project of National Interest PRIN 2010/2011-Research Unit of the University of Pisa, “The Liberty of Moderns. Long Enlightenment and civilization (1750-1850): Commerce, Politics, Culture, Colonies”, funded by the Italian Ministry of Education, University and Research (MIUR).

The aim of this conference is to show up research on the international circulation of economic ideas through translations and adaptations of economic texts. The international circulation of economic ideas was fostered since the 18th century by a wealth of translations of economic texts into various European and non-European languages. These translations were performed both on individual initiative and as part of more systematic publishing initiatives such as specialised series of economic texts, digests, handbooks, etc. Sometimes they were part and parcel of a strategy of importation of economic ideas promoted by groups of intellectuals as elements of a strategy of modernisation of politics and society. Translations were adapted not only to different national social and economic contexts but also to political and institutional contexts. The history of translations of economic text is therefore an important element of the history of the institutionalisation and dissemination of economics. From a technical viewpoint, adaptation was performed through para-textual apparatuses: prefaces and introductions, comments, additions, omissions, footnotes, appendices, etc. Furthermore, the translation and adaptation of economic texts implied creative work of linguistic innovation, often performed through calques and loanwords. Linguistic studies analyse translations in general, and specifically economic translations, as instrument to communicate and impose the ideology of a dominant group, or to substitute the ideology of a group with that of another. In this perspective, the study of semantic and formal neologisms is very important because the diachronic perspective allows the study of words variation. Furthermore, the language of political economy has been one of the basic traits of the European public debate since the 18th century and an essential element of the construction of Europe and its identity. There is a need to build a sense of European belonging based on historical knowledge, and acknowledging how economic texts circulated, were transformed and adapted to different cultural contexts, how they were debated and applied, is essential to answer this need.
| No comment yet

Traduzione e circolazione delle teorie economiche in Europa


Dal 12 al 14 settembre al Dipartimento di Economia dell’Università di Pisa presso il Polo Piagge si svolge la conferenza internazionale "Translations of Economic texts  into and from European languages". L’appuntamento rappresenta la fase finale del progetto di ricerca “Economics e-translations into and from European Languages: an online platform (EE-T)” finanziato dall’Unione europea. L'obiettivo della conferenza è di fare il punto sulla circolazione delle teorie economiche alla luce delle traduzioni e degli adattamenti delle varie opere e dei trattati che sono state fatti in Europa e non solo a partire dal XVIII secolo.
Giovedì 12 settembre alle 11 il rettore dell’Ateneo pisano Massimo Augello aprirà i lavori, quindi la professoressa Evelyn Louise Forget dell’University of Manitoba (Canada) terrà una lezione introduttiva e il professor Marco Guidi dell’Università di Pisa illustrerà il progetto europeo appena giunto a conclusione. 

I tre giorni di convegno sono suddivisi in sessioni parallele a cui intervengono molti studiosi italiani e stranieri dai Pesi Bassi, dal Belgio, dalla Francia, dal Regno Unito, dalla Germania dal Portogallo, dalla Spagna, dalla Romania, dalla Turchia, da Cipro e dalla Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina.