Skype, addio privacy. Ora i dati degli utenti sono a disposizione della polizia postale
Skype, addio privacy. Ora i dati degli utenti sono a disposizione della polizia postale
Skype, sempre meno privacy. Ora i dati degli utenti sono a disposizione della polizia postale
La polizia postale è in linea on Skype
Skype, il servizio di telefonia on-line, 
apprezzato da dissidenti politici, criminali e altri desiderosi di comunicare 
senza la sorveglianza dei governi, ha deciso di ampliare la propria cooperazione 
con le autorità per rendere le chat online e altre informazioni sull’utente a 
disposizione della polizia, secondo quanto hanno reso noto alcuni funzionari del 
governo e della società familiari con le modifiche.
La sorveglianza del feed audio e video rimane 
impraticabile – anche quando richiesto esplicitamente dai tribunali, dicono i 
funzionari del settore. Ma questa barriera potrebbe alla fine svanire dato che 
Skype sta diventando una delle forme di contatto più popolari nel mondo delle 
telecomunicazione.
Le modifiche alle chat online, i messaggi 
scritti e trasmessi quasi istantaneamente tra gli utenti, rappresentano in parte 
il risultato di aggiornamenti tecnici apportati a Skype, promossi infatti per 
affrontare interruzioni e altri problemi di stabilità da quando Microsoft ha 
acquistato la società lo scorso anno. Alcuni funzionari degli Stati Uniti e di 
altri Paesi hanno da tempo spinto per ampliare il loro accesso alle nuove forme 
di comunicazione per risolvere quello che l’FBI chiama il problema ‘dell’andare 
oscuro’ (Going Dark problem, ndr).
I cambiamenti danno alle autorità l’accesso ad 
indirizzi e ai numeri delle carte di credito degli utenti, attirando gli 
applausi negli ambienti delle forze dell’ordine, ma altrettanta ostilità da 
parte di molti attivisti e analisti (negli ambienti di Anonymous si preme per un 
intervento, ndr).
Le autorità avevano per anni lamentato il fatto 
che la crittografia di Skype e altre funzioni di monitoraggio rendessero 
l’individuazione dei signori della droga, di pedofili e terroristi più 
difficile. Alcuni esponenti del fondamentalismo islamico raccomandavano il 
servizio su alcuni fora online. La polizia, durante l’ascolto di intercettazioni 
telefoniche tradizionali, di tanto in tanto sente dire ai sospetti impauriti per 
una possibile sorveglianza del telefono frasi come: “Ehi, parliamone su 
Skype”.
Gruppi hacker ed esperti di privacy hanno 
speculato per mesi sul fatto che Skype avesse cambiato la sua architettura per 
rendere più facile per i governi il monitoraggio delle attività degli utenti e 
molti avevano accusato Microsoft di aver elaborato un nuovo sitema per 
ottemperare alle richieste governative nei paesi di tutto il mondo solo per 
preservare i propri profitti a scapito degli utilizzatori.
“La questione è fino a che punto le nostre 
comunicazioni siano appositamente costruite per rendere facile la sorveglianza”, 
ha dichiarato Lauren Weinstein, co-fondatore del Popolo per la Responsabilità 
Internet, un gruppo di privacy digitale. “Quando lo strumento viene reso facile 
al controllo, le forze dell’ordine vorranno sicuramente utilizzarlo sempre di 
più. Se lo costruisci, loro arriveranno”.
Fonte: Skype, addio privacy. Dati utenti a disposizione della polizia postale | FocusTECH.it
 
 
 
 


