Dove il cinese conta come l’inglese


Cinese, giapponese, russo e altre lingue orientali. Ecco gli idiomi che prima sembravano utili per il futuro, mentre ora sono indispensabili subito per svolgere alcune professioni. In particolare - secondo quanto racconta Tiziana Lippiello, direttore del dipartimento degli studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea dell’Università Ca’Foscari di Venezia, dove si può frequentare la facoltà di Lingue orientali - il giapponese sarebbe richiesto per ricoprire i ruoli di assistente alle vendite, import- export, per lavorare nel settore turistico, interpretariato, traduzione. Mentre per coloro che si sono specializzati nella lingua della Grande Muraglia, ci sono sbocchi alla Camera di Commercio, in Confindustria, agli Istituti di cultura, alle università europee, americane, asiatiche e nel settore turistico. Ed è previsto un career day Asia il 29 marzo a cui parteciperanno Piaggio, Thune, Vineyard HK Ltd, Usco, Optim Consulting.
La ex facoltà di studi orientali della Sapienza di Roma è invece confluita nella facoltà di filosofia, lettere, scienze umanistiche e studi orientali, dove vengono insegnati cinese, giapponese, coreano, hindi, arabo e persiano. Da segnalare inoltre il corso di studi dell’Università di Napoli l’Orientale.

Alla Statale di Milano invece il russo viene insegnato all’interno di Lingue e letterature straniere e il giapponese e il cinese nel corso di mediazione linguistica e culturale. Sempre a Milano c’è la Bicocca, dove è possibile frequentare corsi di cinese, giapponese e arabo inseriti nella laurea triennale di comunicazione interculturale o nel corso di laurea magistrale in scienze antropologiche ed etnologiche.

Corsi business di cinese, giapponese e russo anche alle rispettive fondazioni: Italia-Cina, Italia-Giappone e l’associazione Italia-Russia. Presso la prima istituzione a Milano a partire dal 2009 è partita la scuola di formazione permanente per soddisfare le esigenze di chi ha bisogno di apprendere velocemente il cinese. Le lezioni si tengono anche direttamente in azienda. «Da noi ci si può iscrivere anche a un corso di Intercultural management dove si impara anche a negoziare con gli uomini d’affari cinesi. Per esempio si insegna a decifrare l’Han Xu, vale a dire l’imperturbabilità dei business man quando si propone loro un contratto», spiega Francesco Boggio Ferraris, responsabile della scuola di formazione. Due i progetti che ha messo in piedi la fondazione: un career day il 2-3 aprile in Assolombarda a cui parteciperanno 20 aziende e il servizio di recruiting on line Italy China Jobs sul sito www.italy-china. org. In collaborazione con l’Unione europea: Chinese for europeans, lezioni gratuite multimediali. Corsi business di giapponese anche alla Fondazione Italia-Giappone di Roma. Infine, per quanto riguarda il russo, l’Associazione Italia-Russia, sede per la Certificazione Internazionale della Lingua Russa TRKI, eroga tutto l’anno corsi di durata variabile, singoli o collettivi e per le diverse esigenze.

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