Visualizzazione post con etichetta Voice over. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Voice over. Mostra tutti i post
| No comment yet

Mediaset Premium, lo sciopero dei doppiatori mette in ginocchio le serie tv

Mediaset Premium, lo sciopero dei doppiatori mette in ginocchio le serie tv

Lo sciopero dei doppiatori, indetto il 12 giugno, ha messo in ginocchio alcune delle serie tv di punta di Mediaset Premium, che ha dovuto correre ai ripari ripiegando sui sottotitoli in italiano e la messa in onda in lingua originale. Lo sciopero proseguirà fino al 2 luglio ma c’è l’eventualità che possa proseguire oltre la data stabilita mettendo a rischio altri prodotti seriali.



Lo sciopero dei doppiatori, indetto il 12 giugno, continua a mietere vittime tra le serie tv più seguite, tanto che le reti Mediaset hanno deciso di prendere provvedimenti mandando in onda alcune puntate in lingua originale per tutto il periodo dell’astensione dal lavoro, che proseguirà fino al 2 luglio. Hanno incrociato le braccia anche i direttori del doppiaggio, i dialoghisti ed i fonici per un rinnovo del contratto mai arrivato e per garantire condizioni di lavoro più soddisfacenti.

A farne le spese sono alcune delle serie tv di punta dei canali di Mediaset Premium che hanno risentito fortemente del disagio, anche se la pay tv ha scelto di mandare in onda ugualmente gli episodi optando per la lingua originale e i sottotitoli in italiano, diversamente da Fox Italia, che ha deciso di sospendere la programmazione delle puntate soggette allo sciopero. Da segnalare su Premium Action gli ultimi due episodi della seconda stagione di Revolution e gli ultimi 6 episodi della terza stagione di Grimm, in onda dal 23 giugno. Sottotitoli anche per la quinta stagione di Parenthood, in onda su Mya con gli ultimi 4 episodi mentre su Joy sono stati colpiti gli ultimi 4 episodi della quarta stagione di Mike&Molly e della quinta stagione di The Middle, mentre nella terza stagione di Suits sono stati coinvolti gli ultimi 2 episodi. Anche The Mentalist ha dovuto soccombere allo sciopero, con gli ultimi 4 episodi della sesta stagione in onda su Premium Crime a partire dall’8 luglio.

La battaglia dell’Anad, ovvero l’Associazione Nazionale Attori Doppiatori, e dell’Aidac, cioè l’Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinematografici, supportata dai sindacati di settore, potrebbe prolungarsi oltre la data stabilita se non dovessero essere raggiunti gli obiettivi previsti, ovvero delle condizioni lavorative più eque che tengano conto delle prestazioni da valutare di volta in volta in base al tipo di programma o serie che viene rielaborato, e di quello dei fonici. Se l’accordo dovesse saltare verrebbero coinvolti anche altri prodotti televisivi, dai cartoni animati ai documentari e le soap opera.
| No comment yet

Doppiatori in sciopero

Doppiatori in sciopero

Lo sciopero durerà fino al 2 luglio

Durerà fino al 2 luglio lo sciopero dei doppiatori italiani, iniziato il 12 giugno in vista del rinnovo dei contratti di categoria.

Uno sciopero che rischia di bloccare gran parte della programmazione televisiva e la tabella di marcia della produzione cinematografica, nel caso in cui la situazione non dovesse risolversi in fretta.

“Vogliono sottopagarci – ha dichiarato Francesco Venditti, attore e doppiatore - trasformando i singoli turni di doppiaggio in momenti in cui fare più lavori insieme: un pezzo di un film, uno di un cartone animato, uno di un documentario... Tutto questo per chiamare a lavorare meno attori. È inaccettabile. L'unico modo per fare sentire la nostra voce è entrare in sciopero".

Roberto Stocchi, presidente Anad (Associazione Nazionale Attori Doppiatori), ha aggiunto: "Il nostro contratto risale al 2008 ed è scaduto da tre anni e mezzo. Con il sostegno dei sindacati e dell'Aidac, Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinematografici, abbiamo deciso di entrare in sciopero per evitare che il nostro lavoro venga stravolto con orari inaccettabili, passi indietro e una dequalificazione che porterebbe anche alla perdita del lavoro stesso per molti".

Ancora peggiori, aggiunge Stocchi, sono le condizioni dei fonici di doppiaggio, che sono “meno tutelati, guadagnano poco e vengono considerati l'ultima ruota carro, pur essendo indispensabili".

di Grazia Cicciotti - funweek.it
| No comment yet

Cinema: Luca Ward miglior doppiatore al Vittorio Veneto Film Festival

Cinema: Luca Ward miglior doppiatore al Vittorio Veneto Film Festival

Manca ormai poco all'inizio della 5* edizione del Vittorio Veneto Film Festival-Festival Internazionale di Cinema per Ragazzi che da anni si tiene nella cittadina trevigiana. Da martedi' 8 aprile a domenica 13 aprile 1.500 giovani giurati, con un'eta' compresa tra i 6 e i 25 anni, visioneranno 12 lungometraggi internazionali in anteprima assoluta per l'Italia e ne decreteranno il vincitore. Gli organizzatori della manifestazione, interamente rivolta al mondo giovanile, hanno voluto assegnare al noto doppiatore italiano Luca Ward il riconoscimento di Miglior Doppiatore della 5* edizione. Questo desiderio nasce dalla considerazione che il doppiaggio e' sicuramente una delle parti predominanti per la cinematografia in Italia; la qualita' del doppiaggio italiano e' visto dal resto del mondo, come uno dei migliori e di grande valore. Doppiatore e direttore del doppiaggio, da un'inconfondibile voce calda e profonda, Luca Ward ha iniziato la sua attivita' di attore all'eta' di tre anni e sotto la guida di Pino Locchi ha intrapreso la sua lunga carriera nel mondo del doppiaggio, prestando la sua voce a Sean Connery, Pierce Brosnan, Samuel L. Jackson, Keanu Reeves, Russell Crowe, Antonio Banderas, Hugh Grant, Gerard Butler, Jean-Claude Van Damme, Kevin Costner, Brandon Lee, James Woods e tanti altri. ''Un professionista che ha lasciato il segno nel mondo della cinematografia; un attore che ha dato voce ai maggiori attori statunitensi, rendendo i personaggi e le loro battute memorabili in Italia; un artista che attraverso la sua voce ha fatto emozionare, sognare e rallegrare numerosi spettatori, segnando la memoria filmica di molti di noi'', cosi' Gennaro Viglione - Vice Direttore del vvfilmf - commenta l'annuncio del Premio Miglior Doppiatore a Luca Ward, riconoscimento che verra' conferito sabato 12 aprile durante il Gala di Premiazione, condotto da Francesca Rettondini, dell'attesissima 5* edizione del Vittorio Veneto Film Festival.
| No comment yet

HER VS LEI, QUANDO IL DOPPIAGGIO FA MALE

HER VS LEI, QUANDO IL DOPPIAGGIO FA MALE


Her vs Lei: il bel film di Spike Jonze, con i protagonisti Scarlett Johansson e Joaquin Phoenix, è stato snaturato da un discutibile doppiaggio. Ecco come

Si dice che durante la sessione di doppiaggio de Heat – La sfida Ferruccio Amendola si fosse arrabbiato con il direttore della versione italiana perché non gli lasciò prestare la voce sia a Robert De Niro che ad Al Pacino, due attori che prima di allora aveva sempre interpretato. “Ma se ne accorgeranno che sei sempre tu!”, avrà protestato il direttore del doppiaggio. “Macché”, avrà risposto Ferruccio, “le faccio diverse”. Questo per dirvi chi erano i doppiatori italiani: quelli che, durante una discussione con qualche amico straniero, potevi sempre tirare in ballo per elencare l’ennesima, sicura eccellenza nostrana. E quelli che oggi, purtroppo, stanno lentamente scomparendo. Non lo diciamo noi, ma i fatti: la richiesta di film in lingua originale sta aumentando, spesso e volentieri per ridoppiare attori vengono chiamati personaggi dello spettacolo (che non sono né attori, né professionisti della voce) e le major, ovvero le potenti produzioni americane, sono sempre più libere, da contratto, nello scegliere le voci dei loro interpreti.

Non faremo di ogni film doppiato male un caso, piuttosto affronteremo l’argomento parlando di una pellicola in particolare, uscita al cinema proprio in questi giorni, vincitrice di un Oscar (per la Miglior Sceneggiatura) e diretta da uno dei registi più visionari degli ultimi vent’anni. Stiamo parlando di Her, italianizzato Lei, film di Spike Jonze, che in Italia, com’è già successo per Django Unchained e per The Wolf of Wall Street, è stato distribuito anche in originale (65 copie, circa un terzo del totale). La giustificazione che tantissimi – giornalisti, spettatori, cinefili e addetti ai lavori – hanno usato è: c’è Scarlett Johansson e la gente vuole sentire la sua voce. Forse, in minima parte e in modo del tutto marginale, è così: è per sentire la voce della donna che ha vinto anche il premio di Miglior Attrice all’ultimo Festival di Roma per questo ruolo che Lei è stato proiettato anche in inglese, con sottotitoli in italiano. È poi anche vero che la pubblicità eccessiva di chi l’avrebbe sostituita ha ottenuto l’effetto contrario a quello sperato: Micaela Ramazzotti, scelta come voce italiana dell’OS Samantha, non è una doppiatrice e, cosa ancora più importante, non è la doppiatrice “storica” di Scarlett Johansson (ruolo rivestito quasi a turno da Perla Liberatori e da Domitilla D’Amico).

Ci sono anche altre questioni legate al doppiaggio, più grandi e più generali: anche in Italia la lingua originale si sta ritagliando il suo posto al sole. Una volta i doppiatori riuscivano a migliorare il prodotto finale. Il film, grazie a loro, ne guadagnava: in spessore, espressività ed emotività. Oggi questo esercizio è difficile, quasi inarrivabile per le nuove leve. Il film di Spike Jonze è quasi un altro in lingua originale. E il discorso non riguarda solo Samantha o Theodore; riguarda tutti gli attori, tutte le voci. Nel quadro dipinto dal pittore Jonze non c’è spazio per le incertezze. La sceneggiatura, anch’essa firmata dal regista, fa delle scelte precise: si dicono cose precise. E sbagliare anche di poco non è accettabile. I lunghi silenzi, i primi piani assoluti, gli ambienti e le luci, il colore della fotografia, il suo calore, riducono al minimo le battute, rendendole essenziali. E se le sbagli, è la fine.

Ci vuole il giusto tono (sperare di poter ricreare quello di Joaquin Phoenix, uno degli attori più bravi e capaci del panorama contemporaneo, in poco tempo è assurdo); ci vuole la giusta espressività (la sensualità della Johansson è una cosa rara: o ce l’hai o non ce l’hai); e ci vogliono le giuste pause. Che come nella musica sono fondamentali, più importanti ancora dei suoni delle parole. In Her versione italiana un po’ di tutto questo manca. E ve ne accorgerete anche se non avrete visto prima Her in lingua originale: vi aspetterete nella voce di Samantha/Ramazzotti un mormorio che non ci sarà; nella voce di Theodore un’esitazione che mancherà; e in quella degli altri interpreti una complicità essenziale, quasi spontanea, che puntualmente (purtroppo) mancherà. Il doppiaggio non sarà finito: ci sono ancora grandi, grandissimi doppiatori in giro e certamente non sta a noi farne i nomi. Ma la versione originale ha vinto la battaglia, almeno questa.
| No comment yet

Attraverso lo schermo e quel che porta al doppiaggio

Attraverso lo schermo e quel che porta al doppiaggio

Vi siete mai chiesti come funzioni davvero il doppiaggio delle vostre serie TV preferite? Sicuramente vi sarete chiesti “perché ‘sti ignoranti hanno tradotto così quella battuta? Era così divertente in originale…” Anch’io.

L’argomento nasce dalla mia esperienza personale: sono a metà di un Master di sottotitolaggio e di adattamento al doppiaggio e in questi pochi mesi ho imparato delle cose che forse vi faranno ridere o vi innervosiranno, ma che mi piacerebbe farvi conoscere. Questo, però, non è un articolo che vuole farvi per forza cambiare idea sulla visione di questo lavoro, bensì vuole invitare tutti voi a riflettere sul perché certe cose sono come sono. E magari, chissà, la prossima volta che vedrete un telefilm in italiano penserete a quello che sto per dirvi.

In tempi non sospetti avevo un’avversione quasi feroce per gli adattamenti delle mie serie preferite e, come voi, se sono qui su ItaSA è per godermele in originale con i sottotitoli; il lavoro che sta dietro quel piccolo file di testo che scarichiamo è grande, preciso e spesso tradotto in maniera egregia. Il doppiaggio, però, mi ha sempre affascinato parecchio e, checché se ne dica, è un’arte per pochi: per traduttori che non traducono solo, ma adattano la cultura di un Paese straniero alla nostra, e che dovrebbero possedere un set mentale ampio e variegato per affrontare prodotti di ogni tipologia. Con questo non dovete pensare che l’adattatore sia dio sceso in terra, il cattivo che reputa lo spettatore un ignorante che non sa cogliere i riferimenti socio-culturali, religiosi, politici americani o le battute di Sheldon Cooper. Semplicemente deve tener conto di un’infinità di varianti e variabili che lo spingono ad operare determinate scelte.


SOTTOTITOLI E ADATTAMENTO: come Winterfell e King’s Landing

Non potrebbero essere più lontani. Spesso si è quasi portati a pensare che l’uno sia la base dell’altro, ma così non è: il sottotitolo ha delle limitazioni dovute allo spazio “rubato” alle immagini, entra in gioco la dualità della parola scritta e di quella ascoltata ma, in generale, il sottotitolo è libero di esprimere gli stessi concetti che contemporaneamente vengono sentiti e visti sullo schermo. Quindi se il personaggio X dice “fuck“, quello dirà il sottotitolo tradotto. La prima cosa a cui un sottotitolatore deve prestare attenzione è agevolare il più possibile lo spettatore: se il personaggio di turno è impegnato in un flusso di coscienza infinito, lo spettatore deve essere comunque in grado di leggere e capire senza impazzire. L’unico modo possibile è adattare la traduzione: capirne il senso profondo e riportarla nei sottotitoli secondo quello che il personaggio intende, ma non necessariamente dice. In tutto questo, però, si deve sempre stare attenti a non esagerare, a non anteporre la propria personalità al prodotto, al personaggio e soprattutto ai concetti espressi.

Se il sottotitolo è una sfida che si affronta con determinazione, l’adattamento è un campo minato e l’adattatore ne è esattamente al centro. Ok, non è così tragica! Ma sappiamo bene che un cattivo adattamento si ricorda per sempre: a volte si potrebbe finire per odiare questa o quell’altra serie perché “dicevano cose sbagliate”. Ci sono adattamenti cattivi e adattamenti buoni e tutti devono passare attraverso ostacoli e limitazioni che spesso fanno davvero male al cuore, ma così è. Gli adattamenti standard, quelli che vedete nelle varie TV nazionali o nelle piattaforme a pagamento, devono fare i conti con la resa del labiale. Croce e delizia, il labiale è qualcosa di estremamente difficile da rendere perché, se da un lato tenta con tutte le forze di incollarsi bene ai movimenti originali della bocca degli attori, dall’altro invece deve costantemente fare i conti con aperture vocaliche e consonantiche completamente diverse dalla traduzione italiana: ecco che se il personaggio Y dice “bats” l’adattatore non potrà mai inserire “pipistrelli” in quello spazio. Ostacolo che si aggira solo cambiando l’ordine delle parole, senza però MAI cambiare il senso della frase. Anche in questo caso, l’adattatore deve diventare invisibile: non può e non deve sostituirsi al personaggio o alla sceneggiatura e manovrare le battute a suo piacere, ma deve fare in modo che tutto sia fluido e comprensibile e che, ipoteticamente, quel telefilm risulti stato pensato in italiano.

Infine vorrei parlare en passant della censura massiccia operata spesso ai danni del telefilm stesso. Su questo gli adattatori non hanno potere né diritto di parola, nella stessa maniera in cui un operaio o un impiegato non ha la libertà di fare quello che gli pare e deve rispettare determinate regole dell’azienda. La censura più grave è l’omissione assoluta di un concetto o la sua manomissione (la battuta di HIMYM su Berlusconi, anyone?), ma ci sono anche censure minori che però risultano assolutamente fuori di testa: in alcuni casi, tutti i riferimenti religiosi vengono eliminati. E per tutti intendo anche gli “Oh my God” e affini. Nonsense, puro nonsense.

Come in tutte le professioni, ci sono pro e contro per ogni cosa, ma posso assicurarvi che, una volta capito come funziona e quanto lavoro c’è dietro una serie TV che esce a sole due settimane dopo la release americana, si iniziano a vedere le cose da un’altra prospettiva. Non necessariamente migliore, ma sicuramente diversa. Come detto all’inizio, spero di aver stimolato la vostra curiosità e il dialogo su questo argomento e vi invito a commentare, condividendo l’idea che avete voi del doppiaggio italiano.


| No comment yet

MEDIASET CENSURA 'HOW I MET YOUR MOTHER': NEL DOPPIAGGIO SPARISCE UNA BATTUTA SU BERLUSCONI

MEDIASET CENSURA 'HOW I MET YOUR MOTHER': NEL DOPPIAGGIO SPARISCE UNA BATTUTA SU BERLUSCONI


MILANO - "Ted, l’Italia non ha bisogno di qualcosa che è raggrinzito, rosso, logoro e che puzza di alcool e droghe. Hanno già l’ex primo ministro Silvio Berlusconi". Questa battuta è presente nella versione in lingua originale della serie tv 'How I Met Your Mother' ma, tuttavia, non è stata ascoltata dal pubblico italiano in virtù della censura messa in atto da Mediaset.



Sui nostri canali è infatti stata sentita la frase più generica "L’Italia già ha abbastanza problemi con chi governa il paese", scartando di fatto la traduzione riguardante l'ex premier. I fan della trasmissione se ne sono accorti e hanno lanciato subito il tam tam su twitter, mostrando tutto il loro disdegno.
| No comment yet

LEGO - Il Film: una valanga di nuove foto, ecco i doppiatori all'opera!

A pochi giorni dalla release statunitense, la Warner Bros. ha diffuso oggi un mucchio di nuove foto da LEGO: 

Il Film che ci regalano un assaggio a numerose sequenze del film d'animazione diretto da Chris Miller e Phil Lord.

Tra gli scatti inediti possiamo anche ammirare Chris Pratt, Elizabeth Banks, Morgan Freeman, Will Arnett, Will Ferrell e i registi durante le sessioni di doppiaggio.



Sviluppata in Australia dalla Animal Logic, la pellicola sarà in 3D, parzialmente in stop motion e parzialmente in CGI. Ogni elemento - incluse esplosioni, nuvole e cascate d'acqua - sarà realizzato con mattoncini animati.

Ecco alcuni dettagli sulla trama della pellicola scritta e diretta dai registi di Piovono Polpette e 21 Jump Street Phil Lord & Christopher Miller (sulla base di una storia concepita insieme a Dan Hageman & Kevin Hageman) assieme a Chris McKay:

LEGO segue la storia di Emmett, il pupazzetto LEGO più ordinario, rispettoso delle regole e del tutto nella media in circolazione. Solo che viene scambiato per errore come la persona più straordinaria esistente, la chiave per la salvezza del mondo. Viene trascinato da una combriccola di gente che non conosce per intraprendere un'epica avventura atta a fermare l'operato di un malvagio tiranno, un'esperienza per la quale Emmett non è per nulla preparato. 

Chris Pratt è Emmett, mentre Elizabeth Banks e Morgan Freeman sono i suoi compagni di viaggio. Freeman è Vitruvius, un vecchio mistico, mentre Banks è la tosta Lucy, che scambia Emmett per il salvatore del mondo e lo accompagnerà lungo la sua quest. Will Arnett da invece voce a Batman, con cui Lucy ha una storia.

Il film incorporerà alcuni dei più celebri personaggi LEGO, insieme ad altri nuovi di zecca, permettendo ai fan del brand che, per generazioni, hanno giocato coi celebri mattoncini tanto nella loro forma di giocattolo quanto in quella videoludica, di godere un nuovo livello d'intrattenimento grazie a un nuovo mondo LEGO visivamente innovativo.

Negli USA Lego the Movie uscirà il 7 febbraio 2014, in Italia il 20 febbraio.





| No comment yet

Sarà Micaela Ramazzotti a doppiare Scarlett Johansson in "Her"

Chi doppierà la Scarlett Johansson di Her? Ce lo siamo chiesti per mesi ed ora abbiamo una risposta. Micaela Ramazzotti



Esattamente due mesi fa, direttamente dal Festival Internazionale del Film di Roma, anche noi di Cineblog abbiamo applaudito e gridato al trionfatore annunciato una volta visto Her di Spike Jonze. Un film splendido, tanto nella regia quanto nella sceneggiatura, inspiegabilmente uscito quasi a mani vuote dalla manifestazione capitolina, per poi mettersi in tasca 5 nomination agli Oscar ed entrare nella Top200 dei migliori film di sempre a detta degli utenti IMDB.

Unica prevedibile soddisfazione, per la pellicola, la vittoria neanche troppo a sorpresa di Scarlett Johansson, eletta miglior attrice protagonista anche se mai presente all’interno del film. Almeno non fisicamente. Perché Scarlett non è altro che la sensuale voce del Sistema Operativo che farà perdere la testa a Joaquin Phoenix. Una Johansson mai così brava e credibile, e lo diciamo senza fare della facile ironia, tanto dall’affidare una gatta da pelare di non poco conto alla Bim, chiamata inevitabilmente a ‘doppiarla’ nella versione italiana.



Ebbene tradotto anche il titolo, che nei nostri cinema diverrà Lei, Scarlett Johansson avrà una doppiatrice d’eccezione, ovvero Micaela Ramazzotti. Una scelta inattesa e facilmente criticabile, dopo la già non esaltante esperienza della Ramazzotti con il doppiaggio di Planes. Il timbro roco e sensuale dell’attrice, a detta della Bim, finirà per non far rimpiangere quello ammaliante di Scarlett, in precedenza doppiata soprattutto da Ilaria Stagni (Match Point, Scoop, Black Dahlia, Vicky Cristina Barcelona), Domitilla D’Amico (La giusta causa, L’uomo che sussurrava ai cavalli, La verità è che non gli piaci abbastanza, Iron Man 2, The Avengers, Hitchcock, Captain America: The Winter Soldier) e Perla Liberatori (Mamma ho preso il morbillo, Appuntamento col ponte, Lost in Translation - L’amore tradotto, Entourage, La ragazza con l’orecchino di perla, Una canzone per Bobby Long, In Good Company, Le seduttrici, Il diario di una tata, L’altra donna del re, La mia vita è uno zoo).

In uscita addirittura a metà marzo nei cinema d’Italia, Her, qui da noi recensito ed acclamato, ha provato ad immaginare un futuro non troppo lontano in cui l’essere umano vivrà in simbiosi con la tecnologica, con i sistemi operativi. Parleremo quasi esclusivamente con loro, vivremo con loro, faremo amicizia e ci innamoreremo di loro. Fredde macchine, computer e telefonini in grado di provare emozioni, di suscitarle e rielaborarle. Jonze prende le relazioni umane da noi tutti conosciute e le porta oltre, in un mondo in cui la natura dell’amore sarà non convenzionale. E ancor più incontrollabile. Tutto questo attraverso una rappresentazione maestosa e mai banale. Il futuro immaginato da Spike è molto simile al nostro, se non addirittura vintage. Colori pastello invadono la quotidianità, con look e arredamenti anni 70. Joaquin Phoenix è Theodore Twombly, malinconico divorziato un tempo innamorato che trascorre le proprie giornate a scrivere lettere per gli altri. E’ pagato per fare questo, perché l’incomunicabilità tra esseri umani ha ormai divorato il mondo. La sua triste vita cambia nel momento in cui acquista un nuovo sistema operativo rivoluzionario, perché in grado di ragionare e relazionarsi con l’utente. Tra i due c’è un’intesa, che cresce giorno dopo giorno. La voce di Samantha, questo il nome dell’OS, si incunea sempre più nel cuore di Theodore. Nasce un amore impossibile, un illogico rapporto che finirà per stravolgere le esistenze di Twombly, combattuto e diviso tra l’ex moglie reale e la Samantha tecnologica che ovviamente non ha un corpo. Ma prova sentimenti. Una Samantha che in Italia, incredibile ma vero, avrà la voce di Micaela Ramazzotti.
| No comment yet

Bradley Cooper parla del suo doppiaggio di Rocket Raccoon

Bradley Cooper parla del suo doppiaggio di Rocket Raccoon

L'attore di Una notte da leoni, Bradley Cooper, ha rilasciato a Collider una intervista in cui parla del personaggio che doppierà ne I Guardiani della Galassia, ovvero Rocket Raccoon.

Il procione spaziale armato di tutto punto godrà della voce dell'attore, ma non era particolarmente conosciuto dallo stesso: "Non conoscevo bene il fumetto in questione, ma poi l'ho amato profondamente ed apprezzo molto il personaggio di Rocket Raccoon. E' incredibile", ha dichiarato Cooper.
L'attore ha poi parlato di uno scambio di battute tra lui e il regista sulla voce da dare al personaggio: "Una delle cose su cui discutevamo era se fargli avere una tipologia particolare di accento o meno, quello cockney. Ne abbiamo parlato un po' ed abbiamo preso una decisione". 

Stando a quanto dichiara, la voce sarà un mix importante e veramente unico. I Guardiani della Galassia è atteso nel Regno Unito l'1 agosto 2014.
| No comment yet

Thief ruba il doppiaggio in italiano

Thief ruba il doppiaggio in italiano



Lo stealth sarà completamente doppiato nella nostra lingua.
Dopo essere uscito in anteprima durante i VGX il nuovo trailer di Thief è disponibile completamente adattato in italiano.
Il nuovo video, creato utilizzando delle fasi di giocato, si intitola 'Thief: la trasmissione della primeva' e racconta di quando Garrett ed Erin scoprono che l'artefatto da rubare per portare a compimento la loro missione è al centro di un bizzarro rituale; una cerimonia condotta da un gruppo segreto di uomini in tunica che intendono sfruttare una misteriosa energia chiamata "La Primeva".

Tale energia, era considerata una leggenda e, sino ad allora, circolavano solo flebili voci sulla sua effettiva esistenza. Garrett capisce che il lavoro sarà molto pericoloso e tenta di scoraggiare Erin dal prendervi parte, ma la donna non vuole sentire ragioni. La cerimonia inizia ed il potere della Primeva viene liberato causando un violento terremoto che scuote il luogo sin nelle sue fondamenta causando la caduta e la tragica scomparsa di Erin.
Con il passare del tempo la Città inizia a trasformarsi. La popolazione sta cambiando e, di riflesso, anche Garrett. E' ormai chiaro che la forza della Primeva è superiore a quanto chiunque potesse immaginare.
Thief sarà pubblicato il 28 febbraio in Europa per Windows PC, PlayStation®3, PlayStation4, Xbox 360 e Xbox One.
| No comment yet

I Simpson, Massimo Lopez sarà la voce di Homer: video dei provini

È Massimo Lopez la nuova voce italiana di Homer, il mitico capofamiglia della serie I Simpson, qui il video dei provini di Lopez con Homer doppiato dall'attore italiano. La voce (è proprio il caso di dirlo) su Lopez doppiatore di Homer circolava da un po' ma non era stata ancora confermata, oggi 21 novembre, è arrivata il comunicato ufficiale di Mediaset che dà per certa la notizia. La rete italiana ha preso la decisione in accordo con la 20th Century Fox la major statunitense che distribuisce lo show nel mondo.

È un cambio epocale per il doppiaggio italiano e per una delle serie più longeve di sempre. La sostituzione è stata necessaria dopo la scomparsa di Tonino Accolla nel luglio scorso che per più di 20 stagioni e  23 anni è stato l'inconfondibile voce di Homer (nella versione originale doppiato da Dan Castellaneta). «I miticooo!» e i «Doh!» di Accolla rimarrano sempre nella memoria dei tanti spettatori della sitcom, ora si cambia pagina con un attore, Massimo Lopez, dal grande talento vocale. Originario delle Marche, Lopez è divenuto celebre grazie al famoso Trio con Tullio Solenghi e Anna Marchesini. In passato è stata la voce italiana di Bruce Lee in L'ultima sfida di Bruce Lee e quella di Robin Williams in Braccio di Ferro. Per Lo Hobbit - La desolazione di Smaug, dal 12 dicembre al cinema, doppierà Stephen Fry. Nei cartoni ha lavorato sempre come doppiatore anche in un'altra celebre fiction, Futurama. Qui il video dei suoi provini come voce di Homer: che ne pensate?


| No comment yet

Guess Kids e Disney Channel: vinci una giornata di doppiaggio!

Guess Kids e Disney Channel: vinci una giornata di doppiaggio!

Guess Kids e Disney Channel lanciano un concorso per far vincere ai vostri bimbi l’opportunità di doppiare uno dei personaggi delle più celebri serie televisive in onda questa stagione su Disney Channel. Il concorso ha preso il via la scorsa settimana e andrà avanti fino al 24 dicembre.

Per partecipare è molto semplice. Basta acquistare presso un punto vendita o un rivenditore Guess Kids in Italia uno dei capi delle collezioni Autunno-Inverno 2013 per ricevere un codice univoco per partecipare al concorso. Registrandosi sul sito web dedicato guesskids.guess.eu con il codice così ottenuto si parteciperà automaticamente al concorso e si avrà l’opportunità di vincere questo incredibile premio.


Concorso Guess Kids e Disney Channel

Il fortunato vincitore potrà anche scegliere di provare a doppiare il proprio programma Disney Channel preferito tra “Violetta“, “Buona fortuna Charlie” e “A tutto Ritmo“, e riceverà una copia della registrazione in voice-over come ricordo.

Ma non finisce qui! Chi arriverà al secondo, terzo e quarto posto vincerà uno dei sei look della collezione Guess Kids Autunno-Inverno 2013. A.R.
| No comment yet

Planes: Gianfranco Mazzoni parla del doppiaggio nel film

Planes: Gianfranco Mazzoni parla del doppiaggio nel film


Il cronista sportivo Gianfranco Mazzoni parla della sua esperienza di doppiaggio nel film Disney Planes.

Dal mondo delle corse automobilistiche di Cars 2, Brent Mustangburger è ancora una volta il telecronista perfetto per raccontare le sfide più avvincenti: nel film Disney Planes sarà lui a far vivere al pubblico i momenti più salienti della gara: ancora una volta la voce italiana di Mustangburger è del popolare cronista sportivo Gianfranco Mazzoni, che in un'intervista esclusiva racconta la sua esperienza sui "circuiti" Disney.

Brent Mustangburger è un'icona Americana per le trasmissioni sportive. Autoproclamatosi "miglior posto in garage", l'entusiasta Ford Mustang del 1964 è considerata una delle più popolari voci nella storia delle gare in tv e viene associata ad alcuni dei più memorabili momenti dello sport moderno. Al Rally Ali intorno al Globo, Brent racconterà in diretta l'azione tappa dopo tappa, con competenza e ineguagliabile precisione. 

Voci italiane di Planes sono anche: Micaela Ramazzotti, che dà voce ad Azzurra, la star italiana delle gare di volo, il tenore Gianluca Terranova, voce dell'esuberante latin lover El Chupacabra e l'insegnante d'inglese John Peter Sloan, che doppia il saggio Bulldog.


Planes, ispirato al mondo di Cars, vede protagonista Dusty, un piccolo aereo che ha come suo unico sogno quello di partecipare alle gare ad alta quota come aereo da competizione. Dusty non è però progettato per gareggiare, perchè nasce come aereo agricolo e soffre di vertigini. Per questo, chiede aiuto all'aviatore navale Skipper per prepararsi a sfidare Ripslinger, il campione in carica. Il coraggio di Dusty sarà messo a dura prova quando cercherà di raggiungere altezze a cui non aveva mai sognato di arrivare prima d'ora, andando oltre ogni record previsto.

Planes è nei cinema italiani dall'8 Novembre 2013.
| 1 comment

Massimo Lopez è la nuova voce di Homer Simpson

Quando la triste notizia della morte del bravissimo doppiatore e direttore di doppiaggio italiano Tonino Accolla è stata diffusa dai mass media, tutti i fans italiani della serie animata dei Simpson sono stati invasi da un'ondata di panico. 
Una domanda vagava frenetica nella mente: "Chi mai avrebbe potuto sostituirlo come storica voce di papà Homer?".
La risposta è arrivata proprio in questi giorni.
L'attore e doppiatore Massimo Lopez acquisirà l'eredità ventennale lasciatagli dal grande Accolla, donando la sua simpatica voce al capofamiglia più famoso della tv. 

Attualmente è in onda sugli schermi italiani la 23esima stagione della serie animata, ma stando alle ultime notizie, Lopez sarebbe già al lavoro in sala di doppiaggio per registrare gli episodi della 24esima stagione. 
Ovviamente ci vorrà del tempo prima di poter valutare l'operato di Massimo Lopez come nuova voce di Homer Simpson, dal momento che gli episodi della 24esima stagione non andranno in onda prima di marzo 2014. 
Cosa deciderà di fare? 
Manterrà l'impronta stilistica e caratteriale impostata da Accolla, o vi aggiungerà qualche tocco personale per renderlo più "suo"? 
Non ci resta che avere pazienza e attendere i nuovi episodi! 
| No comment yet

Runes of Magic: arriva la traduzione in italiano


Gameforge riconquista l’Italia con un’imperdibile novità: lo splendido MMO fantasy Runes of Magic tradotto in italiano. Il gioco, supportato da un server apposito per il mercato del bel paese, trova il suo spazio nel web e va ad affiancare le pre-esistenti versioni in lingua inglese, tedesca, francese, spagnola e polacca. In questo modo, Gameforge prosegue il corteo trionfale di questo geniale MMO Free-to-Play, il quale, tra l’altro, ha festeggiato a marzo il suo quarto anniversario. 

Taborea attende l’arrivo dei nuovi guerrieri
L’MMO Free-to-Play Runes of Magic si distingue per essere uno dei più coinvolgenti prodotti nel suo genere. Per questo motivo, il mondo di Taborea si fregia di grandi risultati: ospita oltre 12 milioni di personaggi creati da utenti di tutto il mondo. Runes of Magic accompagna i suoi giocatori in un viaggio epico esaltante in cui si intrecciano una miriade di avventure. Con oltre 5.500 quest, i guerrieri più intrepidi possono mettere alla prova il loro coraggio, visitare un numero incalcolabile di dungeon, ed esplorare questo misterioso mondo fantasy sulle proprie cavalcature.

Inoltre, il gioco si contraddistingue per l’innovativo sistema multiplo a classi, una raffinatezza che entusiasma incondizionatamente giocatori e critici. Questo sistema offre l’opportunità di combinare fino a tre classi in un solo personaggio, permettendo così di realizzare delle originalissime tipologie di eroi. A rendere Runes of Magic una perla rara nel suo genere contribuiscono ancora, un elaborato sistema di crafting, un’ampia gamma di skill e delle istanze stimolanti caratterizzate da diversi gradi di difficoltà. Infine, oltre alle battaglie e ai combattimenti, gli eroi e le eroine di Taborea possono dedicarsi alle più svariate attività: costruirsi una casa, prendersi cura dei loro pet e confrontarsi con altri giocatori in diversi minigiochi.

Traduzione totale
I contenuti del gioco sono stati adattati in lingue italiana da otto traduttori che, per oltre un anno, si sono concentrati sull’adeguamento dei testi agli standard culturali d’arrivo fin nei minimi dettagli: circa 5.500 quest, più di 6.000 nomi di mostri e l’incredibile cifra di 1,85 milioni di parole sono i numeri che qualificano questo colossale quanto elettrizzante progetto.

Il lancio della versione italiana e del server ad essa connesso non impongono tuttavia al giocatore di effettuare il login solo in quel server. I giocatori italiani possono, per esempio, scegliere i server in altre lingue e divertirsi insieme ad utenti di altre nazionalità senza però rinunciare ai testi e alle schermate in lingua italiana.

“Non ci saremmo potuti aspettare di meglio da Runes of Magic: prima il festeggiamento del quarto anno di vita di questo incredibile MMO e poi la sua immissione nel mercato italiano. Il 2013 sarà indimenticabile”, dichiara Steffen Ramm, Product Director di Runes of Magic.
| No comment yet

Lucca Games, i doppiatori de Lo Hobbit leggono Tolkien

Lo Hobbit letto dalle voci italiane dei doppiatori. Questo l'appuntamento di Lucca Games tenutosi in Sala Ingellis sabato alle 17. Francesco Vairano, voce di Gollum e di un altro personaggio tanto caro al grande pubblico, ovvero Piton di Harry Potter, è stato assieme a Edoardo Stoppacciaro (Ori, e Rob Stark nella serie Games of Thrones) e a Fabrizio Pucci (Thorin e Hugh Jackman) l'ospite illustre dell'appuntamento. Assente Fabrizio Vidale per motivi personali, voce storica di Holly di Holly e Benji, doppiatore di Jack Black e di Bilbo nello Hobbit.

Sala gremita, pubblico entusiasta. L'incontro è stato diviso in due parti, la prima dedicata alla lettura di alcuni dei passi più importanti del libro di Tolkien — come la gara degli indovinelli tra Bilbo e Gollum — e la seconda di interazione con i fan, con domande e siparietti divertenti.

Vairano, il più acclamato e in grande spolvero, ha poi spiegato a grandi linee il compito del direttore del doppiaggio (proprio Vairano è stato direttore di doppiaggio di tutta la trilogia cinematografica del Signore degli Anelli e di quella di Harry Potter), oltre a raccontare di come è arrivato ad aggiudicarsi la parte per dare vita a Gollum, dopo una serie di vicissitudini che hanno coinvolto anche Peter Jackson, regista de Lo Hobbit.
L'incontro si è concluso con la consegna di targhe celebrative donate ai doppiatori dalla città di Lucca.
Vairano, Pucci e Stoppacciaro saranno ancora protagonisti l'ultimo giorno di fiera, domenica, al cinema centrale di Lucca, con un'altra lettura live.
| No comment yet

Madagascar 3, a Cannes intervista a Ben Stiller, voce di Alex il Leone

Alla 65ª edizione del Festival, l'attore e comico americano, svela alcuni particolari che si celano dietro il personaggio di Alex il Leone: difficoltà nel doppiaggio e simpatiche somiglianze con se stesso.

I doppiatori dei simpatici animali dell'ultimo film d'animazione dellaDreamworksMadagascar 3: Ricercati in Europa. Alla 65ª edizione delFestival di Cannes il sequel del famoso film d'animazione con protagonisti i simpatici animali dello zoo di New York ha fatto il suo debutto mondiale come film fuori concorso. Presenti nella città francese gran parte dei componenti del cast: Ben Stiller, Chris Rock, Jada Pinkett Smith e David Schwimmer, che danno la voce ai quattro protagonisti principali. Oltre a loro anche i tre registi che hanno curato e diretto la pellicola: Tom McGrath, Eric Darnell e Conrad Vernon.
Ben Stiller il famoso comico e attore americano presta la voce ad Alex, il simpatico Leone dalla stramba criniera e dalla dubbia ferocia, e commenta così, ai microfoni della stampa invitata a Cannes, il suo personaggio: "Alex è un tipo positivo, un po' pavido, molto gigione. Adesso lo conosco meglio, la prima volta, avendo doppiato il film senza averlo visto, ero pieno di dubbi, non ho molto in comune con lui, a parte la capigliatura, la mia è solo più corta. In quest'ultimo film è anche più coraggioso, e conoscendo l'Europa, arricchisce la sua cultura". Ben Stiller continua ed alla domanda su quali siano le somiglianze tra lui e Alex scherza dicendo:"Per fortuna non devo ruggire spesso nel film, comunque la cosa che ho in comune con Alex sono i capelli. La sua criniera è uguale ai miei capelli nel 1992."
L'attore, continua la sua intervista affermando alla stampa che il lavoro di doppiaggio non è stato semplice come si aspettasse, ma la possibilità di prestare la voce per ben tre volte ha senza dubbio creato esperienza e consapevolezza: "Io stavo girando un film, ma ho interrotto le riprese per occuparmi del doppiaggio di Alex perché ho paura di Jeffrey Katzenberg. Mi piace il film e negli anni il lavoro è diventato più semplice. La prima volta che mi sono avvicinato al doppiaggio non conoscevo il processo che sta dietro le pellicole animate e la quantità di tempo necessaria. Ora sono più esperto, mi sono permesso di aggiungere del mio e mi sono divertito un sacco."
Infine, trova anche spazio per rivelarci parte della morale contenuta nella storia del nuovo Madagascar 3: Ricercati in Europa. "Uno dei temi principali intorno a cui ruota il film riguarda il potere dell'amicizia. Ogni personaggio unisce le forze agli altri per fare ritorno a casa e si mette al servizio degli amici, poi quando vengono intrappolati nello zoo fanno di tutto per salvare gli altri."
| No comment yet

Planes, John Peter Sloan e il dietro le quinte del doppiaggio

Planes, John Peter Sloan e il dietro le quinte del doppiaggio

Dopo aver esplorato il mondo dell'automobilismo, l'animazione della Disney si leva in cielo con Planes, cartoon in 3D dall'8 novembre al cinema.
Diretto dallo statunitense Klay Hall, con la produzione esecutiva di John Lasseter, nello stesso giorno il film aprirà la decima edizione di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela del Festival del Film di Roma dedicata alle famiglie e alle giovani generazioni.

Ispirato al mondo del lungometraggio Disney Pixar Cars – Motori ruggenti, Planes racconta la storia di Dusty, un aereo agricolo monoelica stanco di campi coltivati e pronto a lanciarsi in una grande avventura che lo porterà ad alta quota, a combattere tra la paura delle altezze e l'implacabile voglia di vincere la sfida più importante: dimostrare di essere il più veloce aereo da competizione del mondo.
Tra le voci della versione italiana troviamo l'attrice Micaela Ramazzotti che fa parlare Azzurra, la tenace star italiana delle gare di volo; il tenore Gianluca Terranova è l'esuberante latin lover El Chupacabra; il giornalista sportivo Gianfranco Mazzoni torna ad animare Brent Mustangburger, il cronista già incontrato in Cars 2; l'insegnante d'inglese dai metodi alquanto comici John Peter Sloan è il saggio velivolo Bulldog. Proprio quest'ultimo, il prof sui generis ormai italiano d'azione, ci parla del suo personaggio in questo video in esclusiva che contiene anche estratti del film e il dietro le quinte del doppiaggio.


| No comment yet

Call of Duty: Ghosts, Anita Caprioli guest star per il doppiaggio

L'attrice sarà la voce di Kyra Mosley, personaggio femminile del nuovo capitolo.
Activision ha annunciato la partecipazione per il doppiaggio italiano di Call of Duty: Ghosts dell'attrice Anita Caprioli.
L'attrice italiana, che ha già doppiato la regina Gorgo in 300, presterà la sua voce a Kyra Mosley, astronauta con un ruolo centrale nella trama della campagna single-player.
Nel comunicato allegato trovate le parole dell'attrice, che ha elogiato la struttura narrativa del titolo, "che si avvicina moltissimo al linguaggio cinematografico".
Sviluppato da Infinity Ward, Call of Duty: Ghosts sarà disponibile su Xbox 360, PlayStation 3, Wii U, PlatStation 4, Xbox One e PC il 5 Novembre 2013.
"Activision Publishing, Inc. è orgogliosa di annunciare oggi la partecipazione esclusiva di Anita Caprioli nel doppiaggio italiano del nuovo Call of Duty: Ghosts, il nuovo capitolo della saga di videogiochi blockbuster atteso per il 5 Novembre prossimo sulle console attuali.
Anita Caprioli presterà la sua voce ad uno dei nuovi personaggi del gioco, la Specialista Kyra Mosley. Per la prima volta nella storia del franchise, un personaggio femminile gioca un ruolo chiave nella storia e nella narrativa della campagna single player.
“Dare voce a Kyra Mosley è stata un'esperienza professionale diversa. Colorare di sfumature, cercare di dare delle qualità emotive e caratteriali a una figura animata che non vedevo, attraverso la voce, è un'esperienza creativa affascinante. Completamente nuova.
I livelli di qualità raggiunti dall'industria dei videogiochi ad oggi sono estremamente alti, e il confine tra il mondo del cinema e quello dei videogiochi è sempre più sottile. Call of Duty: Ghosts ha una grafica evocativa e una struttura narrativa che si avvicina moltissimo al linguaggio cinematografico”, ha spiegato Anita Caprioli.
Kyra Mosley, il personaggio femminile a cui l’attrice ha dato voce, è un’astronauta impegnata in un momento chiave della narrazione e dal grande impatto sulla trama della campagna Single Player, e che con le sue azioni salverà milioni di vite.
“La partecipazione di un’attrice sofisticata ed eclettica come Anita Caprioli in Call of Duty: Ghosts consolida ulteriormente il già saldo legame fra il mondo del cinema e quello dei videogiochi e dimostra il grande appeal culturale dei videogiochi e di Call of Duty. La sua interpretazione così professionale e partecipata ha regalato nuove sfaccettature al personaggio di Kyra, dando ancora più visibilità alla novità femminile nel nuovo capitolo del gioco”, spiega Giampaolo Chisari, Senior Director e General Manager Italy & Emerging Markets Activision Blizzard Italia"
| No comment yet

Il Giappone non conobbe il muto

Il Giappone non conobbe il muto

Quando nel mondo la pianola meccanica accompagnava i film muti, in Giappone il "benshi" prestava la voce ai divi del cinematografo. Un doppiaggio ante litteram. L'ultimo benshi, Ichiro Kataoka, famoso doppiatore per l'animazione e i video games giapponesi, sarà giovedì a Pordenone nell'ambito del Festival del cinema muto per raccontare The Blacksmith di Buster Keaton e Fukujuso, tratto dai Racconti dei fiori di Jiro Kawate del 1935.