SPRECHI Friuli, care traduzioni


SPRECHI

Friuli, care traduzioni

Regione: 36 mila euro l'anno per gli interventi in altre lingue.



Dopo lo scandalo dei rimborsi facili, che vede indagati per peculato 19 consiglieri, la Regione Friuli Venezia Giulia finisce nel mirino per una voce di spesa piuttosto singolare. Il Consiglio spenderebbe, infatti, circa 36 mila euro all'anno per la traduzione simultanea degli interventi effettuati nelle lingue minoritarie. Circa 272 euro per ogni minuto dal friulano all’italiano e oltre 524 per lo sloveno.


DIRITTO SANCITO. Il regolamento regionale sancisce infatti all'articolo 62 il diritto di utilizzare lingue diverse dall’italiano: «In relazione all’attività dell’assemblea, i consiglieri possono esprimersi, sia oralmente sia per iscritto, in una delle lingue parlate nell’ambito del territorio regionale ammesse a tutela ai sensi dell’articolo 2 della legge 15 dicembre 1999, numero 42», cioè sloveno, friulano e tedesco. Una possibilità legittima che però, nel 2012, è stata usata solo 18 volte, su un totale di 42 sedute: 11 in sloveno, quattro in friulano e tre in tedesco. Peccato che il consiglio debba pagare comunque la consulenza annuale di 36 mila euro, affidata a una ditta esterna.

OLTRE 2 MILA EURO A INTERVENTO. Per il tedesco, però, non esiste nessun traduttore e l’unico consigliere che vi ha fatto ricorso durante i suoi interventi, Franco Baritussio, de La Destra, ha fatto da sé, traducendo da solo le proprie parole. Così i 35.791 euro stanziati sono stati impiegati unicamente per le 15 dichiarazioni in sloveno e in friulano: un totale di un’ora e 25 minuti costati 2.386 euro a intervento.


La lingua minoritaria maggiormente usata in Consiglio è stato lo sloveno, soprattutto grazie agli interventi di Igor Gabrovec di Slovenska Skupnost, partito espressione degli sloveni in Italia (gruppo Pd), seguito da Igor Kocijancic di Rifondazione comunista: 11 interventi per un totale di 50 minuti che sono costati 26.246 euro, cioè 524 euro a minuto. Costi leggermente ridotti per il friulano, usato in quattro occasioni dai consiglieri leghisti Enore Picco e Ugo De Mattia e dal collega Paolo Menis del Partito Democratico. Un totale di 35 minuti costati 9.544 euro, cioè 272 euro a minuto.

fonte: http://www.lettera43.it