Google lancia Keep, l’anti-Evernote. Ma non è detto che duri
Google lancia Keep, l’anti-Evernote. Ma non è detto che duri
Google Keep è una nuova productivity app per archiviare appunti, bozze, foto e annotazioni vocali. Sulla carta è un valido rivale per Evernote, ma gli utenti si mostrano scettici. Ecco perché
Dopo aver lasciato trapelare indiscrezioni per alcuni giorni, finalmente
Google ha levato ufficialmente il sipario sulla sua nuova
productivity-app. Google Keep è un’app gratuita disponibile in versione
desktop e Android, utile per prendere note, archiviare bozze,
fotografie e annotazioni vocali, stilare liste e assicurare il
tutto su Google Drive da qualsiasi PC o dispositivo Android. Per farla
breve, è una risposta non richiesta a Evernote.
L’app per ora è disponibile solo per il Web e dispositivi con Android
4.0 o superiore, ed è stata chiaramente studiata per privilegiare
velocità e semplicità di utilizzo. Le varie note vengono
visualizzate in una disposizione a mosaico che un po’ ricorda Pinterest,
possono essere contrassegnate da diversi colori a seconda del tipo di
nota ed essere spostate o cestinate con la stessa semplicità con cui si
gestirebbero i post-it che hai attaccato alla porta del frigo. Per gli utenti
Android 4.2 sarà disponibile anche un widget che consente di modificare e
leggere le note direttamente dalla schermata di unlock, senza dover sbloccare il
telefonino.
Insomma, sembra che tutto sia stato apparecchiato per consentire a Google di
piantare saldamente gli scarponi in un altro settore del panorama mobile. Del
resto, Google è abituato a imporsi come protagonista della scena, anche
quando, come in questo caso, arriva alla festa in ritardo. È quindi probabile
che a Mountain View troveranno il formaggio giusto da piazzare sulla trappola e
riusciranno a convincere milioni di utenti a passare a Keep.
Questa volta, però le cose potrebbero non andare come Google ha pianificato.
Non tanto perché il mondo delle productivity app ha già un indiscutibile sovrano chiamato Evernote (50 milioni di
utenti e una valutazione che sfiora il miliardo di dollari), quanto perché gli
utenti Google stanno cominciando a mostrare un comprensibile
scetticismo nei confronti dei nuovi prodotti sfornati da Big G.
Mentre in Rete si diffonde un misurato entusiasmo per Google Keep, in molti
sembrano essersi dimenticati che nemmeno un anno fa Google ha fatto sopprimere
un’app molto simile, Notebook . Dopo aver lanciato Notebook nel 2006, già nel
2009 Google aveva deciso di smettere di aggiornare il software dell’applicazione
per poi murare definitivamente il servizio nel luglio del 2012. È solo uno dei
tanti esempi di servizi spazzati via dall’impietosa ramazza di Google, che un
paio di volte all’anno decide di fare pulizia tra i suoi servizi,
costringendo una quantità di utenti a traslocare su altri servizi
complementari.
L’ultimo caso è quello di Google Reader . Settimana scorsa da Mountain View hanno
annunciato che, a partire dal prossimo luglio, gli utenti Google dovranno
trovarsi un’altra piattaforma per la lettura dei feed. Le reazioni della rete
sono state feroci, e non stupisce che ora, di fronte al lancio di una nuova app,
in molti si chiedano quanto durerà . E se davvero valga la
pena dedicarci tempo e attenzione.